Il cambiamento climatico colpisce ogni forma di vita sul pianeta Terra comprese le piante e un nuovo studio condotto da un team della Brown University mostra come alcune stiano rispondendo con meccanismi di adattamento promettenti
Le conseguenze dell’innalzamento della temperatura globale, dei cambiamenti nei pattern di precipitazioni in tutto il globo, gli eventi climatici estremi che diventano sempre più frequenti e che si spostano in aree che non sono affatto attrezzate per affrontarli sono sotto gli occhi di tutti. I disastri che si susseguono a ritmo costante seguiti a periodi di siccità prolungata che mettono in ginocchio colture e allevamenti diventeranno via via la norma.
In qualità di specie che abita la Terra dobbiamo quindi cercare contemporaneamente di mettere in pratica tutto ciò che è possibile per limitare questi cambiamenti e allo stesso tempo trovare sistemi per convivere con ciò che ormai abbiamo fatto. Ma oltre alla specie umana anche le altre specie animali e quelle vegetali devono, se vogliono sopravvivere, trovare sistemi per adattarsi meglio al clima che cambia. E il nuovo studio pubblicato su PLOS Climate ad opera di un team della Brown University mostra come almeno in parte anche le specie vegetali stiano trovando sistemi e meccanismi di sopravvivenza. Il problema è che non tutte sembrano riuscirci.
Una delle conclusioni prodotte dal team della Brown University che ha analizzato ciò che sta succedendo nelle montagne della zona ovest del Nord America è che il cambiamento climatico produce un impatto sulle piante e sui loro meccanismi di adattamento diverso se si esaminano queste stesse piante da un punto di vista della elevazione sul livello del mare o da un punto di vista della latitudine, ovvero del luogo nel mondo in cui si trovano. Il lavoro del team della Brown University ha preso in esame nove catene montuose cercando di coprire una casistica ampia di vegetazione e analizzando quindi sia il Messico sia la California passando anche per il Canada e i deserti delle zone più interne del Nord America.
Dallo studio è emerso un dato interessante, ovvero che rispetto alle previsioni precedenti molte delle specie vegetali prese in esame hanno accelerato i loro meccanismi di adattamento e di mutazione per far fronte al clima in cui si stanno trovando a crescere. Ma è anche emerso come in almeno tre delle cinque catene montuose per le quali erano disponibili il maggior numero di dati la velocità registrata “non riesce a tenere il passo con i cambiamenti nella temperatura” e questa, proseguono gli autori dello studio, è una scoperta importante soprattutto per le “implicazioni riguardo la conservazione della diversità biologica“.
I meccanismi che le piante possono adottare per sopravvivere al cambiamento climatico devono essere oggetto di studi più approfonditi, questa è una delle conclusioni cui sono giunti i ricercatori che hanno anche ringraziato la NASA per aver fornito tutta una serie di immagini satellitari che possono aiutare anche in futuro a tenere sotto controllo ciò che succede in natura a un livello globale.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…