Le tartarughe giganti dal guscio molle di Cantor sono state inserite nella Lista Rossa dell’IUCN, come specie minacciate, nella specifica categoria “in pericolo critico”. Questo significa che sono vicine all’estinzione. Per questo la loro salvaguardia è molto importante.
La Wildlife Conservation Society le protegge, raccolgono le uova e si assicurano che possano schiudersi in sicurezza, per poi essere riportate in acqua. Proprio in occasione della giornata mondiale della tartaruga, in Cambogia sono state liberate in natura ben 580 tartarughine.
Liberate in natura 580 tartarughine
Le tartarughe giganti dal guscio molle di Cantor, tra le più grandi al mondo di acqua dolce, sono inserite nella Lista Rossa delle specie a rischio d’estinzione. La loro presenza è scomparsa dalle zone dove maggiormente vivevano come la Thailandia o il Vietnam.
Anche in Cambogia si pensava che questa specie fosse estinta, dato che l’ultimo avvistamento risalisse al 2003. Poi nel 2007, sono state trovate vicino un fiume. Da quel momento la Wildlife Conservation Society, si è impegnata per poterle tutelare e proteggere.
Raccolgono le uova per poi incubarle e assicurarsi che si schiudano senza alcun pericolo intorno a loro. Quando sono pronte, le piccole tartarughine vengono rilasciate in natura nel fiume Mekong. Appena nate, misurano solo qualche centimetro, poi crescendo possono raggiungere anche un metro e i 100 g di peso.
Una loro particolarità è che passano la maggior parte del loro tempo in fondo al fiume, potendo risalire in superfice solo 2 volte per prendere ossigeno. Straordinari animali, devono essere tutelati. Ed è per questo che il loro rilascio in natura è stato un momento davvero speciale.
Le 580 tartarughine, nate in cattività, sono state prima benedette dai monaci buddisti e poi lasciate libere sotto gli occhi di tutta la popolazione compresi i bambini. Rendere parte integrante di questo processo tutte le persone è di vitale importanza per la sensibilizzazione verso questi animali.
La loro esistenza è a rischio proprio a causa dell’essere umano, in quanto vengono cacciate per poi anche essere utilizzate in cucina. Sembrerebbe che ci siano dei miglioramenti riguardo la questione, infatti le tartarughine libere aumentano sempre di numero e il grande coinvolgimento da parte della popolazione fa ben sperare che siano più protette e supportate da tutti.