Le proprietà e i benefici
La camomilla ha molte proprietà curative, che sono soprattutto sedative e antiossidanti. Tutto è merito di un principio attivo formato dal bisapololo. Molto importanti sono anche i flavonoidi e gli acidi fenolici, che riescono ad esercitare un’azione calmante sul sistema nervoso e allo stesso tempo proteggono l’organismo dagli effetti negativi dei radicali liberi, che determinano l’invecchiamento cellulare. La camomilla può essere un buon rimedio anche contro la sciatica o il torcicollo, perché ha proprietà antinfiammatorie, oltre che antisettiche e lenitive. Ha la capacità di placare l’ansia, di facilitare il sonno, favorisce la digestione ed esercita un’azione terapeutica nei confronti dell’intestino, stimolando anche l’appetito. Riesce a bloccare l’istamina che viene rilasciata nei tessuti e proprio per questo è un ottimo antiallergico.
A livello cosmetico viene utilizzata per le sue proprietà schiarenti negli shampoo per capelli. Inoltre viene utilizzata anche come solare e doposole. I principi attivi della camomilla aiutano a liberare dalle tossine e la pelle risulta più luminosa. Rappresenta un vero e proprio toccasana contro la diarrea e la gastrite. La sua azione calmante riesce a rilassare i muscoli intestinali. Ripristina la funzione della mucosa gastrica, nel caso in cui si soffra di gastrite. Può essere utilizzata per ridurre il mal di stomaco e per alleviare i sintomi che riguardano il reflusso gastroesofageo. Grazie ai suoi principi attivi, la camomilla è utile nei casi di oligomenorrea, perché stimola l’afflusso di sangue ed è in grado di normalizzare le mestruazioni. Può essere utilizzata, per le sue proprietà antinfiammatorie, nel contrastare la cistite. In gravidanza le proprietà rilassanti possono alleviare la stanchezza delle donne. Tuttavia, proprio l’uso durante la gestazione deve essere controllato.
Le controindicazioni
L’uso in gravidanza della camomilla è soggetto a delle controindicazioni. Se se ne abusa, la camomilla può stimolare le contrazioni uterine. In realtà la ricerca scientifica su questo punto non è riuscita a trovare una risposta univoca: alcuni medici sconsigliano l’uso in gravidanza della camomilla, altri consigliano di prenderla. Particolare attenzione va dedicata anche al tempo di infusione, che deve durare soltanto pochi minuti, perché altrimenti si potrebbero avere degli effetti spiacevoli, anche opposti a quelli calmanti: si può diventare irritabili e si può danneggiare l’apparato digerente, inducendolo alla diarrea. A volte si possono verificare anche reazioni allergiche dovute alla sensibilità del soggetto nei confronti dei principi attivi della pianta.
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Foto di Tarantino Vincenzo
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