Sono stati sbloccati dal Ministero dell’Ambiente 7 milioni di euro: presi dall’FSC (Fondi per lo Sviluppo e la Coesione), andranno a garantire il primo impianto di compostaggio a Napoli Est. Così la Campania nel 2026 diventerà più green.
Partiamo dal principio: cosa si intende per impianto di compostaggio? Il processo di compostaggio che avviene all’interno dell’impianto è altamente tecnologico e rispettoso dell’ambiente. In pratica, i rifiuti organici vengono sottoposti a un trattamento di fermentazione naturale, che avviene mediante l’utilizzo di batteri specifici, che decompongono la materia organica trasformandola in un fertilizzante naturale, il compost.
In questo modo diminuisce l’impatto ambientale che altrimenti avrebbe una discarica qualunque e si favorisce la produzione di energia pulita. Inoltre, il compost è un prodotto naturale molto utile per l’agricoltura, perché ricco di sostanze nutritive e in grado di migliorare la fertilità del terreno. In tal caso è prevista per il 2026 la costruzione di tale impianto nei pressi di Napoli Est.
Grazie ai 7 milioni sbloccati dal Ministero dell’Ambiente, si velocizza la burocrazia al fine di iniziare i lavori. L’impianto di compostaggio della città di Napoli risolverà il problema attuale di export dell’umido raccolto nella città e sorgerà in via Domenico de Roberto, nell’area di Napoli Est; sarà grande 72.000 metri quadrati e smaltirà 35.000 tonnellate di umido l’anno. L’impianto farà compostaggio con recupero di biometano.
In questo momento dunque arrivano a ben 50, i milioni che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha stanziato per migliorare la situazione rifiuti in diverse zone di Italia. I lavori, come comunicato dal Comune di Napoli, inizieranno subito dopo il periodo di festività pasquali. Per conoscere tutte le novità sul mondo rifiuti, vi consigliamo di visitare la sezione del nostro sito reperibile al SEGUENTE LINK.
A Fisciano, in provincia di Salerno, nel 2010 è stato inaugurato il primo impianto di compostaggio in Campania, una struttura innovativa che ha dato un importante contributo al miglioramento della situazione ambientale della regione. Il sito si estende su una superficie di 55mila metri quadri ed è progettato per trattare 60.000 tonnellate di rifiuti organici all’anno, provenienti in prevalenza dai comuni della zona. Infatti, grazie alla sua capacità di trattare grandi quantità di rifiuti organici, ha migliorato notevolmente la situazione ambientale della regione, riducendo l’emissione di gas nocivi nell’atmosfera e diminuendo la quantità di rifiuti destinati alle discariche.
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