La notizia arriva dall’Osservatorio Vesuviano. I Campi Flegrei hanno subito un rialzo del terreno superiore ad un metro, acceleratosi negli ultimi anni
Nonostante gli studi geologici, e le sale sismiche di tutto il mondo, il momento esatto in cui un devastante terremoto si presenterà non è semplice da prevedere. Anzi, impossibile. E per questo si cerca di captare tutti i segnali possibili per mettere al sicuro la popolazione. L’Italia è un Paese fortemente sismico, ancora di più in prossimità di aree di tufo e di vulcani attivi. Come il Vesuvio. E nodo centrale di questa videnda sono i Campi Flegrei, area situata ad ovest del Golfo di Napoli e famosa per le sue attività vulcaniche sin dall’antichità.
Proprio per questo i segnali di mutazioni del terreno nei Campi Flegrei possono sembrare più preoccupanti che ain altre aree. Per tutto il Novecento si è parlato della minaccia che il Vesuvio eruttasse nuovamente, in maniera devastante e distruttiva. Ed ora la minaccia potrebbe sembrare più vicina, dagli ultimi rilevamenti effettuati. Senza lanciare gli allarmi, come è accaduto nella seconda metà del Novecento, oggi la tendenza è ad essere più cauti sulle valutazioni e sulle possibili eruzioni, ocnsiderando l’attività dei Campi Flegrei come una naturale evoluzione del suolo.
Campi Flegrei, il suolo si è alzato
Tuttavia non si può ignorare affatto la questione che neglio ultimi 12 anni il suolo nei Campi Flegrei si sia alzato di un metro, 100 cm. Di cui 16 solo nell’ultimo anno. Dunque è chiara un’accelerata. La velocità media degli ultimi 12 anni è stata di 15 mm al mese. E le scosse non mancano, pur se di entità non così grave. Ciò che può destare preoccupazione è l’accelerazione del rialzo dell’area. Che non è nuova in questa area.
Le crisi vulcaniche precedenti
Difatti, ogni volta che si alzava di molto il terreno nei Campi Flegrei, si iniziava a parlare di crisi. La crisi del territorio era contemporanea alla minaccia di terremoti ed eruzioni. La prima risale al Medioevo, prima dell’eruzione del 1538. La seconda crisi è stata tra il 1970 ed il 1972, mentre la terza tra l’82 e l’84. Il rialzo del terreno aveva superato i tre metri.