L’inquinamento da plastica è ormai fuori controllo, tanto che cercare un’alternativa a questo materiale è d’obbligo: la canapa potrebbe essere la soluzione.
Quali sono le cause principali del cambiamento climatico? Sicuramente il ricorso ai combustibili fossili e l’uso di materiali quali il petrolio per la produzione di plastica e derivati hanno un ruolo importante. La plastica, inoltre, costituisce una delle fonti primarie di inquinamento: ci basti pensare alle spiagge, così piene di rifiuti in plastica, o alle isole di plastica che finiscono per formarsi negli oceani e nei mari.
In conseguenza di ciò le autorità governative internazionali hanno deciso di muoversi in ottica di sostenibilità, ad esempio imponendo obiettivi sull’abbattimento delle emissioni di gas serra, oppure rispetto al ricorso a materiali biodegradabili. A tal proposito numerosi studi hanno dunque iniziato a studiare alternative alla plastica e, tra questi, spiccano quelli riguardanti la canapa.
Alternativa alla plastica? È possibile
Questo materiale è stato usato per secoli per produrre tessuti, cordami o carta ma, con l’avvento della plastica il suo uso si è drasticamente ridotto. L’inversione di marcia oggi è invece è evidente: alcuni studi si stanno concentrando sulla produzione di alternative ecologiche ai pellet di polietilene ad alta densità (solitamente usati per gli imballaggi). Altri sulla produzione di resine simili al plexiglass o quella di materiali termoindurenti.
Un esempio di ciò è il kenaf per la bioedilizia, che sfrutta la canapa per la produzione di pannelli lignei da usare nella costruzione degli edifici. Gli usi della canapa, in effetti, sono sterminati: lo confermano i ricercatori della Western University in Canada e quelli dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche Giulio Natta. Studiando i processi di lavorazione della canapa si possono ottenere materiali biodegradabili e resistenti, che potrebbero andare ad abbattere la produzione di plastica derivata da petrolio.
Canapa: ampio uso in ambito edilizio, alimentare, cosmetico
Il canapulo fermentato, ad esempio, produce acido lattico, a sua volta utile per la produzione di bioplastiche quali il PLA, usato nella stampa 3D. Ma anche in ambito cosmetico e alimentare la canapa trova ampio uso: si tratta solo di riscoprire l’uso di un materiale naturale, il quale, tramite tecniche di lavorazione scientificamente avanzate, può andare a ridurre drasticamente il ricorso a materiali inquinanti.