L’animale domestico per eccellenza è da scoprire. Sono tante le cose che chi ha un canarino non conosce. A partire dalla sua storia.
Noi siamo abituati a vederlo chiuso in una gabbia, come oggetto di arredamento pari ad un mobile o un divano. Invece il canarino non è stato sempre rinchiuso. La moda di tenere gli uccelli in gabbia per ‘far compagnia’, è piuttosto antica, risale al 1100, quando i primi uomini ebbero la bella pensata di mettere in cattività gli uccelli, che in precedenza volavano liberi dove volevano, e sfuggivano ben volentieri dal controllo umano. Ed allora è arrivata la gabbia. I primi esemplari furono portati in Europa da luoghi esotici su navi inglesi, come souvenir del viaggio.
L’allevamento dei canarini è iniziato poco dopo. Inizialmente gli unici ad avere questi esemplari erano i monaci, i quali tenevano per sé le femmine, e vendevano a caro prezzo i maschi, che a differenza delle femmina ‘cantavano’. Ovviamente solo i ceti più alti della popolazione potevano permettersi di acquistarli. In seguito, anche dopo l’arrivo in Italia, iniziarono i veri e propri allevamenti, dove si tenevano esemplari di ambo i sessi per fare in modo che si riproducessero.
Canarino, habitat, origine ed alimentazione
Come si intuisce dal nome, canarino viene dalle isole Canarie, di cui sono originari gli esemplari più antichi. Ma ormai vive in tutto il mondo. Le sue specie si suddividono per attitudini: c’è il canarino colorato, ad esempio nel classico giallo che tutti conosciamo; il canarino che canta, ed altre. Le razze conosciute sono circa 30.
Nonostante ormai il canarino sia un animale domestico a tutti gli effetti, il suo habitat naturale non è certo la gabbia. Esso predilige volare libero e riesce facilmente ad adattarsi anche se nato in cattività. Preferisce i luoghi caldi, come appunto le isole Canarie. Mangia essenzialmente grani e semi. L’alimentazione può variare in base alla sottospecie. Con il becco ed il movimento della mandibola i canarini riescono a separare la buccia del seme, scartandola, dal suo contenuto.
Il suo utilizzo nella miniera
Un uso del canarino che probabilmente è sconosciuto dalla maggior parte delle persone, è quello nella miniera. Veniva portato nelle esplorazioni di profondità perché in grado di avvertire tramite segnale acustico quando c’era presenza di gas, che all’olfatto umano poteva sfuggire. In realtà era una sorta di condanna a morte. Il monossido di carbonio li avrebbe uccisi prima degli esseri umani, e dato che i canarini passano la maggior parte del tempo cantando, l’interruzione del canto sarebbe stato un avvertimento di un gas fatale.
Altro utilizzo è stato fatto in campo scientifico. Il canarino ha la capacità di memorizzare melodie, e di riprodurle. Per questo motivo gli studi neurogenetici l’hanno utilizzato come organismo modello per il modello di apprendimento dei vertebrati.