Chi non ha acquistato, almeno una volta nella vita, una candela profumata da accendere in casa? Piacevoli sì, ma la salute?
Il fascino di una candela accesa è innegabile. La luce soffusa, il profumo che avvolge gli spazi, l’atmosfera intima che si crea. Eppure, c’è un lato meno visibile che molti ignorano. Dietro quel piccolo fiammeggiare si nasconde una realtà complessa fatta di chimica, impatti sulla salute e un’interazione poco nota con l’ambiente domestico. Le candele profumate, amate per il loro potere decorativo e rilassante, potrebbero non essere sempre così innocue come sembrano.
Molti non si soffermano a pensare a cosa accade quando accendono una candela. Eppure, durante la combustione, alcune di esse rilasciano sostanze chimiche che entrano nell’aria che respiriamo. La qualità di queste sostanze dipende dal tipo di candela, dai materiali impiegati e persino dalla durata dell’uso. Non tutte le candele sono uguali, e alcune potrebbero rappresentare un rischio più elevato per la salute di quanto immaginiamo.
Accendere una candela è molto più di un semplice gesto. Le candele realizzate con cera di paraffina, un derivato del petrolio, possono rilasciare composti organici volatili (COV) come toluene e benzene. Queste sostanze chimiche sono note per avere potenziali effetti dannosi sulla salute umana. Il toluene, ad esempio, è una tossina che, se inalata in alte concentrazioni, può provocare sintomi come vertigini e mal di testa, fino a effetti neurologici più seri in caso di esposizioni prolungate.
Il benzene, ancor più preoccupante, è classificato come cancerogeno. Questa sostanza chimica è stata collegata a gravi malattie ematiche, come la leucemia. Anche l’inalazione di quantità minime può irritare il sistema respiratorio, un problema particolarmente serio per chi soffre di condizioni come asma o bronchite cronica.
Le candele profumate e colorate spesso contengono fragranze sintetiche e coloranti artificiali. Questi componenti non solo contribuiscono al loro aspetto e aroma, ma possono anche aumentare la quantità di tossine rilasciate nell’aria. Studi recenti hanno evidenziato che alcune candele continuano a emettere residui chimici persino quando sono spente, una scoperta che aggiunge ulteriore preoccupazione per l’uso in ambienti chiusi.
Secondo la Dott.ssa Sobia Farooq, pneumologa presso il Lerner College of Medicine della Cleveland Clinic, non esistono ancora prove definitive che tutte le candele a base di paraffina siano dannose per la salute. Tuttavia, i rischi variano notevolmente in base a fattori come la qualità della candela, il tempo di utilizzo e la ventilazione dell’ambiente.
Un’opinione più severa arriva invece dalla Dott.ssa Sarah Evans, esperta di medicina ambientale alla Icahn School of Medicine al Mount Sinai. Evans sottolinea come l’accensione di candele possa compromettere la qualità dell’aria domestica, aumentando il rischio di inalare sostanze chimiche pericolose. Questo aspetto diventa particolarmente critico in spazi poco ventilati o per chi ha già problemi respiratori.
Gli effetti delle candele sulla salute, quindi, non sono universali. Dipendono dall’interazione tra le sostanze emesse e le condizioni specifiche dell’ambiente. Chi ha difficoltà respiratorie o vive in spazi chiusi e poco ventilati dovrebbe essere particolarmente attento.
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