Candida auris, quasi raddoppiati i casi del “fungo killer”: l’allarme degli esperti

Il fungo Candida auris, preoccupa il mondo, ma di cosa si tratta? Un’infezione fungina altamente contagiosa i cui casi sarebbero in significativo aumento.

Negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, sono cresciuti considerevolmente i casi. Secondo, come riporta la redazione di Leggo, uno studio pubblicato sugli Annals of Internal Medicine solo tra il 2019 e il 2021 i casi sono quasi raddoppiati (+95%)

Negli Stati Uniti dal 2016, stando a quanto si legge nel rapporto, l’infezione avrebbe provocato malattie, risultate talvolta letali per i pazienti. Una circostanza che secondo gli esperti sarebbe meritevole di essere etichettato come una “minaccia urgente” dato che, oltre ad essere risultato resistente ai medicinali, può diffondersi all’interno delle strutture sanitarie con un alto tasso di mortalità.

Candida auris, l’allarme degli esperti: casi aumentati del 95%

Preoccupa l’aumento di casi di Candida auris negli Stati Uniti. A lanciare l’allarme sono stati gli esperti che, all’interno dell’Annals of Internal Medicine, hanno evidenziato come tra il 2019 e il 2021 si è assistito ad un aumento pari al 95% dei casi legati a quello che è stato ribattezzato come il “fungo killer” che genera nell’uomo una candidosi. Non solo, oltre alla trasmissione più alta, l’infezione, secondo il rapporto, sarebbe resistente ai nuovi farmaci antifungini, le “echinocandine”.

Secondo l’ultimo rapporto sono addirittura triplicati i casi di infezione resistente alle “echinocandine” (nuova classe di farmaci antifungini). Questo è davvero preoccupante perché queste coincidono con la terapia di prima linea per le infezioni invasive da Candida compresa la C auris. Gli esperti dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) USA evidenziano l’urgente necessità di migliorare il rilevamento e le pratiche di controllo per prevenire la diffusione della C auris.

I sintomi del “fungo killer”

Questa infezione sarebbe difficile da individuare in quanto, si legge sul sito dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità), generalmente ad essere contagiati sono soggetti già affetti da altre patologie. Solitamente i quadri clinici maggiormente riscontrati sono infezioni del torrente emetico, infezioni intra-addominali, otiti ed infezioni da ferite.

Per quanto riguarda, invece, la diagnosi, come accade per le altre infezioni da Candida, si procede mediante coltura del sangue o di altri fluidi corporei. La Candida auris potrebbe, però, essere confusa con altre tipologie di Candida, rendendo necessari test di laboratorio particolari per l’individuazione.