Non è semplice capire cosa fare quando si vede un cane o un animale chiuso in auto che sta male. La legge dispone specifiche norme
Chi ama gli animali presta anche maggior attenzione quando ci può essere una situazione di pericolo. Purtroppo sono ancora molto presenti i casi in cui le persone chiudono il cane in auto mentre vanno a fare spese. È un modo di fare incosciente, specialmente in estate, quando se il veicolo è sotto al sole la temperatura può raggiungere anche i 50 gradi. Se si nota una situazione di questo tipo, specialmente nel caso in cui il cane mostri segni di insofferenza o di malessere, la tentazione è di intervenire subito. E questo non può prescindere da un danno al veicolo per liberare il cane.
Di conseguenza, la situazione è perseguibile per legge? Innanzitutto si deve sottolineare che il proprietario del cane, e del veicolo, lasciando l’animale chiuso in condizione di pericolo per la sua salute, sta già commettendo un reato. Difatti è perseguibile per legge il maltrattamento di animali, specie se di propria responsabilità. Le conseguenze potranno essere denunciate, ma nell’immediato, cosa fare? Cosa dice la legge?
La legge in questo non è esplicita, ma ci sono due norme che se combinate insieme danno indicazioni sul da farsi. Per cominciare si cita l’art. 635 del Codice penale: “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui (424, 427, 429, 431, 664; 1141, 1142 c.n.) con violenza alla persona o con minaccia ovvero in occasione [di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico o] (3) del delitto previsto dall’articolo 331, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni (638, 649)”.
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Quindi da questo si deduce che in ogni caso se si danneggia un bene privato si diventa responsabili in prima persona del danno, anche con conseguenze penali. A questo precetto va aggiunto però l’art. 54 del Codice penale, che introduce lo “stato di necessità”: “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo”.
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Ed anche se non è esplicitato, salvare un essere vivente, come un cane, può rientrare in questa deroga. La prima cosa da fare, se si vede un cane in sofferenza chiuso in un auto è chiamare la Polizia Municipale o i Carabinieri. Tuttavia, se l’attesa è eccessiva, ed il cane mostra pericolo di vita immediato, si può provare, a proprio rischio e pericolo, a liberare l’animale, anche compromettendo l’auto. In questo caso può essere utile avere testimonianze dirette di passanti del pericolo immediato dell’animale, anche con video e foto. Si deve stare attenti anche nel rompere il finestrino: il cane potrebbe farsi male o fuggire via.
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