La storia del gabbiano e del cagnolino non è certo un racconto di amicizia che intenerisce. Un piccolo fatto di cronaca piuttosto allarmante
Fino a qualche anno fa erano i piccioni a dominare lo skyline delle città. Ma ora sono stati letteralmente surclassati dai gabbiani, predatori volatili molto più grandi ed aggressivi. I gabbiani, in precedenza simbolo delle località marittime, sono approdati nelle città alla ricerca di rifiuti. Per cui è un segnale indicativo. Più gabbiani ci sono, e più è sintomo di sporcizia. Sono lunghi poco più di cinquanta centimetri, con un’apertura alare di oltre un metro e mezzo. Questo gli consente di essere regali in volo. Il becco arcuato e dentellato serve per poter afferrare la vittima in volo. Ed è proprio quello che è successo a Capodimonte, nei pressi di Napoli, nei giorni scorsi.
Più di un testimone oculare ha riferito la vicenda. Un cucciolo di cane pinscher, lasciato libero dalla padrona, è stato afferrato da un gabbiano e portato via in volo. Secondo quanto hanno riferito i testimoni, il gabbiano ha puntato il cucciolo di cane, è sceso in picchiata su di lui e lo ha portato via sotto lo sguardo sgomento e terrorizzato della padrona.
Poco ha a che fare con qualche narrazione di amicizia tra specie diverse come “La gabbianella ed il gatto”. In questo caso si parla di un’aggressione improvvisa. Ciò che stupisce, e che per diverse ore ha fatto pensare ad una diceria popolare, è che un gabbiano riesca a sollevare un cane così rapidamente, pur se di taglia piccola. Il peso di un gabbiano infatti è al massimo di un chilo e mezzo. Il cane non avrebbe potuto pesare molto meno. Ciò significa che i gabbiani sono capaci di trasportare in volo anche animali del loro stesso peso o poco meno. E questo li rende predatori più ad ampio raggio.
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Carlo Restaino, consigliere della III Municipalità Stella – San Carlo all’Arena, racconta che “quest’episodio mi è stato riferito da una mia amica, che è stata testimone oculare. Mi ha detto che la proprietaria del cagnolino era una cittadina straniera, forse una turista. E ha raccontato delle fasi della sua cattura, con il gabbiano che ha puntato la preda dall’alto ed è arrivato in picchiata riuscendo ad afferrarlo e a portarlo via. E non è l’unico episodio del genere avvenuto in città”.
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Ed aggiunge che qualche giorno prima si era verificato un episodio simile, con un gabbiano che aveva portato via un gatto. Del povero cagnolino pinscher non si hanno più tracce. Molto probabilmente è stato lanciato nel vuoto dal gabbiano per poi diventare cibo per i suoi simili. Restaino, per evitare che il fatto si reiteri, suggerisce “di tenere i cani di piccola taglia al guinzaglio anche lì dove potrebbero restare liberamente sciolti. E, naturalmente, di tenere la città più pulita”.
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