Una tigre non è un animale da sottovalutare, eppure queste persone hanno permesso al loro cane di entrare nel recinto delle tigri, quello che è successo ha lasciato tutti senza parole.
Cani e tigri non sono proprio due specie animali che vanno molto d’accordo. Si tratta innanzitutto di due specie molto diversi e che vivono in habitat completamente diversi. Una loro interazione è plausibile solo se si tratta di esemplari di tigre nati in cattività. Ci sono, infatti, delle eccezioni in cui si sono effettivamente verificate interazioni insolite tra cani e tigri in contesti piuttosto controllati.
Questo è proprio il caso della storia che stiamo per raccontarvi, dove un cane è riuscito a legare con un esemplare di tigre, tenuto in cattività, senza che questa potesse fargli alcun male. Un legame che con il tempo è tramutato in una vera e propria amicizia, ma come è stato possibile tutto questo?
Per scoprire come è nata questa stramba amicizia tra una tigre di nome Sher Khan- proprio come la tigre del famoso Libro della Giungla- e un cane di nome Taboki, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo, quando la tigre protagonista di questa storia è nata. Sher Khan non è un cucciolo di tigre come gli altri, è nato molto debole ed è stato salvato dai volontari e trasferito in una riserva. Qui però il cucciolo si sentiva molto solo, ma ben presto ha trovato un amico con cui giocare!
Si tratta proprio di Taboki, un meticcio di 6 anni, che quando ha notato il cucciolo di tigre solo non ha esitato un attimo e gli è andato subito vicino. Quest’ultimo ogni giorno entrava nel recinto della tigre per giocare insieme a lui e questo ben presto ha trasformato l’umore della giovane tigre. Oggi i due sono migliori amici, giocano e trascorrono intere giornate a rincorrersi. Un rapporto davvero speciale e unico che i volontari della struttura hanno deciso di raccontare sul web, incantando numerosi lettori.
Ma come è possibile che due animali così diversi riescano a stringere un legame pacifico? Molto spesso questo tipo di legami nasce proprio perché si tratta di animali nati in cattività, abituati alla presenza dell’essere umano e il cui istinto naturale di caccia e sopravvivenza viene represso proprio da questa vita fuori dalla natura e dai pericoli del loro habitat naturale. Questo stato di cattività rende anche il più temibile predatore più docile e tollerante alla presenza di altri animali- ed essere umani- diversi dalla propria specie. Un cucciolo che cresce lontano dal suo ambiente naturale, lontano dai pericoli svilupperà delle capacità di interazione diverse da quelle che avrebbe se fosse cresciuto in natura. Nella storia ci sono stati numerosi casi di creature completamente agli antipodi e che hanno saputo sviluppare una qualche relazione amichevole.
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