Il canguro è facilmente associato all’Australia, ai salti, ai pugni ed al marsupio. Ma oltre la conoscenza di superficie c’è molto di più.
Quando si parla di canguro viene subito in mente il simpatico mammifero che salta con il suo cucciolo nel marsupio. Anche se l’immagine è pacificatoria, in realtà la vita dei canguri in Australia è tutt’altro che serena. E non a causa dei predatori naturali. Ma umani. Il canguro è stato scoperto nel XVII secolo con la conquista dell’Australia da parte degli europei. Gli esploratori inglesi videro per la prima volta tutta una varietà di specie animali e vegetali che facevano pensare a mondi lontanissimi. Tra questi c’è anche il canguro. È un marsupiale, che fa parte della famiglia dei macropodidi.
La parola canguro viene dall’inglese Kangaroo. Il Capitano Cook, un inglese che aveva partecipato a queste spedizioni australiane, ascoltò il modo in cui gli aborigeni chiamavano questo strano animale, e di conseguenza gli diede il nome più vicino al loro. Nel tempo si è pensato che Cook si fosse sbagliato, ma le lingue aborigene sono talmente tante che è probabile avesse ragione.
Il canguro si distingue in diverse sottospecie, ognuna delle quali varia in quanto caratteristiche e dimensioni. Questo marsupiale può variare di peso da un Kg a 90 Kg. La testa del canguro è piccola rispetto al corpo e le orecchie sono allungate. Ciò che lo contraddistingue è il famoso marsupio, dove i cuccioli nascono e crescono. Ha cinque dita delle zampe anteriori, che gli servono a cogliere meglio i vegetali e la frutta. La coda è molto lunga e forte. Serve sia per mantenere la posizione su due zampe posteriori, che per tenere l’equilibrio durante i salti.
I canguri sono erbivori. Mangiano esclusivamente erba e vegetali. la riproduzione avviene all’interno del marsupio e la femmina partorisce mediamente un cucciolo per volta, anche se ha quattro mammelle. I fossili hanno dimostrato che il canguro può essere datato oltre i 15 milioni di anni sulla Terra.
Purtroppo, nonostante il canguro sia un animale simpatico e apparentemente amato, ogni anno in Australia il Governo consente la mattanza di oltre due milioni di esemplari. Il ‘fastidio’ che questo antico – precedente all’uomo, e sicuramente all’inglese in Australia – marsupiale conferisce, riguarda la sua alimentazione, che in quanto grande erbivoro sottrae alla pastorizia la vegetazione per far crescere le pecore. In Australia il commercio della lana è piuttosto importante. Dunque di notte i cacciatori si armano di fucile ed uccidono quanti canguri riescono. Oltre ai 2 milioni di esemplari uccisi ogni anno, si devono sommare i 700mila cuccioli che muoiono per assenza di cure.
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