Di cani da adottare ve ne sono tantissimi: cuccioli, cani maltrattati, cani che un tempo avevano una casa e che sono stati abbandonati, cani che non hanno mai avuto niente tranne che la strada, cani che da sempre vivono in canile o che ci tornano dopo un’adozione. Adottare un cane è una responsabilità enorme, ma è anche un atto d’amore grandissimo che con il tempo viene ripagato mille volte di più dall’affetto del vostro amico a quattro zampe. Ma come adottare un cane? Basta seguire poche e semplici regole, una sorta di iter, che in realtà aspira ad essere una forma di tutela e protezione del cane che cerca casa.
Sono una formidabile compagnia, se provengono dai canili spesso hanno storie difficili alle spalle e adottandoli gli offriamo una possibilità di vita migliore. E i motivi per cui vale la pena adottare un cane non si esauriscono qui. Eccone almeno 5:
Che siano associazioni di volontari, canili o volontari privati, l’iter è quasi sempre lo stesso. Prima di tutto la scelta del cane e questo può avvenire via internet, dove spesso vengono pubblicati svariati appelli di adozione di cani provenienti da ogni regione, oppure recandosi direttamente nel canile della vostra città.
Richiedendo un animale ad un’associazione, avviene un primo contatto, telefonico o via mail, con uno dei volontari che si occupa del cane da voi scelto. Vi è in questo modo una prima conoscenza, e vi viene chiesto di compilare un questionario. Qui, sono formulate una serie di domande che servono ai volontari per valutare se l’adozione è potenzialmente fattibile. Tenete presente che i volontari sono le persone più a stretto contatto con i cani che cercano casa, quindi i primi a conoscere le loro esigenze e le loro potenzialità e peculiarità, sono quelli che, per cani particolarmente bisognosi, fanno richieste specifiche ai potenziali adottanti. Quindi, la compilazione corretta ed onesta del questionario è molto importante, sia per chi adotta sia per chi fa adottare.
Il passo successivo è la visita di preaffido, da parte di un volontario che validerà la bontà dell’adozione e risponderà a tutti i vostri dubbi e alle vostre domande.
Se la visita di preaffido è andata bene, viene fatta richiesta di compilare e firmare un modulo di adozione, che verrà consegnato unitamente alla fotocopia di carta di identità e codice fiscale dell’adottante alla volontaria di riferimento. In genere, il cane viene dato in adozione in regola con vaccini e documenti, e nel modulo di adozione oltre all’obbligo di sterilizzazione per le femmine, sia se di età inferiore ai sei mesi sia se per motivi particolari non è stata ancora effettuata, viene richiesto che l’adottante si impegni ad effettuare le profilassi necessarie, soprattutto durante l’estate, per la filaria e il trattamento mensile contro pulci e zecche, a ricorrere alle cure veterinarie quando necessarie ed a permettere al cane di vivere una vita dignitosa senza catene e non in ambienti degradati. Oltre che per le femmine, la sterilizzazione viene vivamente consigliata anche per i cani maschi!
La volontaria che ha seguito l’adozione ha poi il compito di mantenere i contatti, fare dei controlli post-affido, venendo a casa vostra per assicurarsi che tutto prosegua per il meglio o ad aiutarvi nel caso in cui sorgano dei piccoli problemi. Se tutto procede per il meglio, il cane è vostro e da qui in avanti inizia la vostra esperienza.
Ricapitolando, ecco i passaggi fondamentali:
L’iter per l’adozione di un cane dal canile implica più o meno le stesse regole delle associazioni: arrivate nei canili e venite accolti da volontari che vi faranno delle domande per capire le vostre esigenze (cane di taglia piccola, grande, maschio, femmina, adulto o cucciolo) e poter così consigliarvi al meglio.
Anche qui, i cani sono tutti dotati di microchip che permetterà un domani, nel caso di smarrimento, di poter risalire velocemente al proprietario i cui dati sono conservati in anagrafe canina. Le femmine vengono tutte sterilizzate così come buona parte dei maschi, il vaccino è dell’anno in corso e durante il periodo estivo vengono effettuate profilassi della filaria e trattamenti antiparassitari. Se avete un giardino vi chiederanno informazione dettagliate sulla recinzione, sulla sistemazione del cane nel caso dovesse rimanere in giardino e se disponete di una cuccia coperta che lo possa riparare dal freddo e dal caldo. Anche qui, è compito della volontaria assicurarsi che il cane stia bene e che le cose procedano per il meglio.
Quindi una volta individuato il cane adatto, alcune strutture richiedono una fase di preaffido seguita da una visita di preaffido, che serve ai volontari per verificare se è il caso o meno di procedere con l’adozione vera e propria. Se tutto è ok, si procede con la compilazione di moduli di adozione, in cui dovrete inserire i vostri dati anagrafici, la residenza, un recapito telefonico e la descrizione completa del cane. Dovrete anche fornire la fotocopia del vostro documento di identità. Vi verrà consegnato anche il libretto sanitario in cui saranno riportati i vaccini e le cure sostenute dal cane durante la permanenza in canile.
È probabile che si richieda un contributo per le spese sostenute per le cure e il mantenimento del cane, ma sarà sempre un contributo adeguato e mai eccessivo. Se le cose non dovessero andar bene, è possibile riportare il cane in canile o restituirlo all’associazione, anche dopo un periodo lungo, ma in questo caso si tratta di un nuovo abbandono per il cane e questo andrà a minare ancora di più il suo equilibrio. È importante sottolineare che una volta entrato in canile, il cane, che sfortunatamente non dovesse trovare una nuova famiglia, vi rimarrà fino alla fine della sua vita.
Ricapitolando, ecco cosa bisogna fare e quali documenti e requisiti avere per l’adozione al canile:
Se il cane non proviene dal canile ma da un privato, quest’ultimo deve fornire sia il certificato d’iscrizione dell’animale all’anagrafe che un documento firmato per il passaggio di proprietà. Vanno indicati i dati del nuovo proprietario, la data in cui il cane è stato ceduto, le firme di entrambi, e il documento va consegnato all’Asl competente entro 15 giorni.
Se trovate un cane smarrito e intendete adottarlo, dovete innanzitutto denunciarne il ritrovamento presso la polizia municipale del Comune in cui è avvenuto il ritrovamento stesso. In questo modo, in caso di denunce di smarrimento, il cane potrà tornare dal suo proprietario. Se così non fosse, potete decidere di adottarlo portandolo da un veterinario, che lo sottoporrà a visita medica. In un secondo tempo il cane va registrato, sverminato e sottoposto a vaccinazioni obbligatorie.
Molti canili, rifugi e associazioni hanno dei siti che consentono di adottare i cani online. La procedura di adozione implica comunque i passaggi descritti in precedenza, ma la scelta può avvenire a distanza. Sui siti generalmente trovate le immagini dei cani disponibili per l’adozione, una breve descrizione e la loro provenienza. Possono essere sia cani abbandonati che provenienti da famiglie che non possono prendersene cura. Alcuni siti mettono direttamente in contatto i proprietari con gli “acquirenti”, attenzione in questo caso che si tratti di effettiva adozione e non di acquisto, una pratica quest’ultima non priva di rischi, soprattutto online. Il web pullula infatti di annunci legati al commercio illegale.
Esiste poi l’adozione a distanza, che permette ai volontari di prendersi cura degli amici a quattro zampe offrendo loro cibo, rifugio sicuro, amore e protezione. In questo modo si supportano animali che per vari motivi non possono avere una famiglia. È importante verificare che siano associazioni serie come, per esempio, la LAV, che da anni si batte per i diritti degli animali e che, in caso di adozione a distanza, rilascia un certificato e invia sia la foto dell’animale che la sua storia nonché continui aggiornamenti.
Quando si parla di adozione di un cane bisogna considerare tantissime cose: l’età, il carattere, l’aspetto, la vitalità , la taglia. La maggior parte dei cani ospitati nei canili o raccolti da volontari non hanno una storia che qualcuno sa e può raccontare. Tutti meritano una seconda possibilità ma non tutti possono essere adatti a voi e alla vostra famiglia: in poche parole, prima di adottare un cane chiedetevi se siete voi alla sua altezza.
In genere, le richieste di adozione si rivolgono maggiormente ai cuccioli di taglia piccola o comunque cani giovani, che ovviamente si adattano con più facilità alla nuova casa e non hanno molti problemi comportamentali. Anche un cucciolo però richiede energie e tanta pazienza per essere educato e socializzato. Un cane adulto può essere allo stesso modo un vero e proprio compagno affettuoso e leale ed essere in grado di adattarsi subito al nuovo ambiente. L’adozione di un cane adulto è un vero e proprio atto d’amore puro, ed anche se potrà sembrare difficile da credere, una persona che adotta un cane anziano, riceve tutta la gratitudine del suo amico e l’intesa che si stabilisce fra loro due può essere davvero molto forte.
Adottare un cane significa prendersene cura, impegnarsi nella sua educazione, garantirgli una vita dignitosa. La scelta non dovrebbe essere fatta in funzione del cane che più vi piace, ma del cane che meglio si adatta alla vostra famiglia, con i vostri impegni e il vostro stile di vita. Supponiamo decidiate di adottare un cane particolarmente bisognoso: aiutare un cane che ha subito abusi e maltrattamenti, che è stato lasciato per anni a catena o abbandonato può richiedere tanto tempo, molto impegno e quasi sempre l’aiuto di un esperto. Siete pronti a tutto questo?
Una volta completata l’adozione, è necessario passare all’identificazione e registrazione del cane, entrambe obbligatorie. Bisogna quindi portare il cane dal veterinario per l’inserimento dell’apposito microchip e sarà quest’ultimo a registrare l’animale presso l’anagrafe canina. Se l’applicazione del microchip viene circa una ventina di euro, il costo della registrazione è di 8 euro e va versato all’ASL di riferimento tramite bollettino di conto corrente postale. L’iscrizione, dicevamo, è obbligatoria e se non viene effettuata comporta sanzioni che possono andare dai 38 ai 233 euro. Successivamente il cane dovrà essere sottoposto ai vaccini obbligatori, che verranno indicati sul libretto veterinario. Cosa invece non bisogna fare? Tralasciare tutti questi passaggi che sono obbligatori e prendere alla leggera la salute dell’animale, che dev’essere sottoposto a regolari controlli.
Leggi anche: Come addestrare un cane, 10 regole da seguire
La scelta del cane è solo il primo aspetto da considerare e l’adozione non inizia e finisce qui: dovete essere pronti anche ad aiutarlo in caso di bisogno e questo non è semplice e non basta l’amore. Perché se è vero che adottando un cane anziché acquistarlo, la spesa iniziale è ridotta (come nel caso dei canili) se non del tutto assente, bisogna comunque considerare i costi successivi, per non ritrovarsi impreparati o impossibilitati a gestire le spese. Dovrete sostenere i costi di registrazione (meno di 10 euro), di inserimento del microchip (una ventina di euro), delle vaccinazioni obbligatorie e delle cure successive in caso di necessità. Senza dimenticare ovviamente i costi del cibo, che dovrà essere di qualità adeguata per garantire lo stato di salute del cane. A quanto ammontano quindi le spese? Impossibile dirlo a priori, anche perché dipende molto dal tipo di cane che avete adottato. Ognuno ha le proprie esigenze!
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