Multa pesantissima non solo per chi lascia i cani fuori dai supermercati: in un Paese europeo, c’è la stretta legislativa sul benessere animale.
Una scena che probabilmente abbiamo visto diverse volte: un cane legato al guinzaglio vicino ai carrelli della spesa che si dimena, il proprietario che esce e ha anche da ridire e che una volta rimproverato dai passanti, vuole anche farsi le sue ragioni. Per molti proprietari di cani, si tratta di un atteggiamento normale, perché convinti che il loro animale domestico non possa soffrire la sindrome dell’abbandono in situazioni del genere.
Chiaramente non è così e anzi quella appena descritta è una delle situazioni di maggior disagio che un cane si debba trovare ad affrontare. Se poi ci mettiamo episodi di violenza come quelli che purtroppo ci troviamo a dovervi raccontare, è chiaro che forse – anche in Italia – questo tipo di situazioni andrebbero regolamentate in senso descrittivo. Come ad esempio ha fatto la Spagna.
Le nuove norme sul benessere animale in Spagna: cosa prevedono
Il rovescio della medaglia è però l’atteggiamento che diverse catene legate alla GDO hanno nei confronti dei nostri amici a quattro zampe: le regole per far entrare un cane in un supermercato dovrebbero essere ferree, ma in molti casi non solo sono eccessive, ma dimostrano una scarsa attenzione ai bisogni dell’animale.
Pensare, ad esempio, che un cane di taglia media o grande possa stare tranquillamente in un carrello della spesa, senza sentirsi in gabbia, è qualcosa che ci lascia sempre sconcertati. La regolamentazione del benessere animale è da qualche settimana legge in Spagna, in senso sicuramente restrittivo per i proprietari di animali. Diverse sono le sanzioni, sia amministrative che penali.
Questo si è reso necessario a fronte di un Paese con quasi 30 milioni di animali domestici, ma soprattutto con circa 300.000 animali abbandonati ogni anno. Per cui, la legge – che è sposata in toto dal Ministero dei Diritti Sociali – prevede multe fino a 200mila euro per chi infrange le nuove norme e il carcere fino a tre anni in caso di gravi violazioni, che portino alla morte dell’animale.
Non solo cani fuori dai supermercati: le nuove leggi spagnole non fanno sconti
Questa legge che riordina una serie di normative già esistenti prevede anche il divieto di circhi per animali, sebbene la Spagna non sia riuscita ancora ad abolire uno degli scempi che la rende tristemente famosa in tutto il mondo: le manifestazioni popolari con la presenza di tori. Per il resto, la nuova legge impone alcuni punti fermi davvero importanti.
Ad esempio, non sarà più possibile la compravendita di gatti, cani o furetti nei negozi di animali, mentre sarà ancora possibile acquistare cuccioli, fino a quattro mesi di vita, dal nucleo riproduttivo di nascita o tramite adozione presso enti che si occupano di proteggerli e salvarli. Inoltre, in futuro i proprietari di cani dovranno completare un corso di formazione online gratuito, i cui dettagli non sono ancora chiari.
Ora poi sarà obbligatoria l’assicurazione di responsabilità civile per i proprietari di cani e non solo: le compagnie di navigazione, le compagnie aeree e i treni dovranno facilitare l’accesso agli animali domestici, che però chiaramente dovranno viaggiare in sicurezza e appunto essere assicurati.
L’animale non potrà essere lasciato incustodito per più di tre giorni consecutivi, soglia che scende ad appena 24 ore se si tratta di cani, e sarà assolutamente vietato lasciarli soli all’interno di veicoli chiusi o esposti a condizioni termiche pericolose per la loro salute. Infine, il divieto di lasciare gli animali soli o legati negli spazi pubblici: in pratica basta coi cani lasciati fuori dai supermercati.
No alla riproduzione incontrollata: in Spagna cambia tutto
Questa nuova legge, criticabile sicuramente in alcuni punti che abbiamo già evidenziato, mette anche un freno alla riproduzione incontrollata di animali da compagnia e non solo a quella. Viene posto innanzitutto un limite di cinque animali da compagnia con cui si potrà convivere e che non saranno “sacrificabili” per mancanza di spazio o per ragioni economiche.
Saranno adottate misure come la sterilizzazione obbligatoria per animali che non possono essere controllati o il registro degli allevatori di animali da compagnia. Per i gatti, entro sei mesi di vita, obbligatori microchip e sterilizzazione, tranne per quelli negli allevamenti regolarmente registrati.
La vendita diretta di qualsiasi tipo di animale da compagnia sarà vietata anche online e non solo nei negozi fisici, infine scatta il divieto di tenere in casa animali pericolosi o velenosi, come mammiferi sopra i cinque chili di peso e rettili – come serpenti e iguane – sopra i due chili.