Cani-padroni, in Italia primo ospedale dove possono incontrarsi

La possibilità di incontrare i propri cani in ospedale è un qualcosa di bello per i degenti. E la cosa riguarda anche gatti ed altri animali. Come fare.

Il primo piano di un cane
Il primo piano di un cane (Pexels)

Cani in ospedale, ci sono delle strutture che consentono senza alcun problema la loro presenza all’interno degli ambienti preposti. Prendendo tutte le misure di sicurezza del caso, poiché una struttura ospedaliera deve restare il più riparata possibile da eventuali contaminazioni – i quattrozampe possono in tal modo incontrare i loro padroni sottoposti a ricovero. Quella dei cani in ospedale è però anche una prassi ben consolidata.

Basti pensare alla pet therapy ed a quanto faccia bene all’umore la presenza rassicurante di un animale accanto a sé. In particolar modo in determinati momenti di difficoltà. Ci sono anche casi conclamati di persone malate terminali che hanno ottenuto dei benefici, almeno sulla psiche, quando affiancate da cani in ospedale. Ma la cosa vale anche per altri amici animali. Ad ogni modo, la presenza dei quattrozampe è davvero importante.

Cani in ospedale, cosa è richiesto per gli animali in strutture sanitarie

Un cane steso sul pavimento
Un cane steso sul pavimento (Pexels)

E ci sono ospedali che perciò consentono tutto questo. La cosa è ormai una prassi consolidata ad esempio al nosocomio di Biella, grazie a quanto messo in atto dalla associazione ASLBI con il progeto denominato “HelloPet”. Si tratta di un piano che gestisce e regolamenta la presenza dei cani in ospedale, ormai già dal 2019. L’ospedale piemontese è dotato di un apposito spazio in cui i pazienti ricoverati di tutte le età potranno incontrare e passare del tempo con i loro cani. Proprio come se si trattasse di parenti od amici. La visita in questo caso va prenotata da un familiare o da un conoscente del degente, che farà anche da accompagnatore di cani come anche gatti od altri tipi di animali.

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Però l’animaletto dovrà essere munito di apposita documentazione che ne attesta tutti i dati burocratici richiesti. E prima di tutto è richiesto il libretto sanitario. Inoltre ci sarà l’obbligo anche di sottoporre a regolari vaccinazioni il nostro pet. Per garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza, l’area di incontro si trova in uno spazio staccato da quella dell’ospedale, con anche tanto di ingresso separato. E ci si augura che sempre più istituti ospedalieri possano adottare una politica simile.

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