[galleria id=”1663″]Cani più brutti del mondo: potrebbe sembrare una definizione offensiva. Ma c’è anche un concorso, che, nell’edizione 2013, ha visto la vittoria di Walle. Il contest è arrivato alla sua 25esima versione. Si tratta del World’s Ugliest Dog Contest, che si svolge a Petaluma, in California.
Walle è stato notato da tutti per il suo modo di camminare un po’ buffo. In realtà non si tratta di un trionfo della bruttezza canina. Innanzi tutto perché ciò che piace è estremamente soggettivo e poi perché gli esemplari che partecipano alla gara hanno spesso delle storie molto particolari. Ad esempio, Walle è stato adottato dalla sua padrona, Tammi Barbee, quando aveva soltanto tre mesi. Spesso questi cuccioli non vengono apprezzati. Anche nel caso del cagnolino che è risultato vincitore, molti avevano affermato che non fosse sano, che non sarebbe stato in grado di vivere a lungo. Alla fine ha avuto ragione la donna: lo ha amato fin da subito e lo ha riempito di coccole giorno per giorno.
Walle ce l’ha fatta. Come a dire che non è l’abito che fa il monaco. Il cagnolino è basso, anche più di un beagle, ha un musetto dolcissimo, simile a quello di un boxer, anche se meno schiacciato. Fa davvero tenerezza, nonostante il suo fisico non colpisca l’attenzione per un fascino incredibile. I giudici hanno spiegato la decisione di far vincere proprio questo animale: sembra quasi che fosse un “assemblaggio” di razze differenti. Il premio consiste in 1.500 dollari e nella partecipazione a vari programmi televisivi statunitensi, come Today e Jimmy Kimmel Live.
L’obiettivo è quello di dimostrare che un animale va sempre amato, indipendentemente dall’aspetto che mostra. Anche negli anni passati è stata premiata la particolarità di un esemplare piuttosto che le forme armoniose e perfette. Zampe corte, arcuate, musi storti, proporzioni che apparentemente non sembrano rientrare in alcun canone. In questo senso c’è proprio l’imbarazzo della scelta. Alcuni potranno obiettare che il tutto corrisponda ad una cattiveria, ma il significato della manifestazione va ben oltre, mettendo in evidenza come la bizzarria e la diversità siano dei concetti da valorizzare. Sappiamo benissimo che la biodiversità è una condizione essenziale perché sul nostro pianeta ci possa essere la vita. Quindi ben vengano anche questi eventi.
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