Alzi la mano chi non ha mai provato a lasciare i propri cani senza guinzaglio! Sono certa che le mani alzate sarebbero ben poche (ovviamente, fatta eccezione per chi abita in città). L’istinto di svincolare il proprio pet da questo freno inibitorio e lasciarlo scorrazzare nei prati è veramente forte, ma spesso ci si dimentica, specialmente per chi possiede un cane di taglia medio-grande, che non è possibile lasciarlo libero senza almeno la museruola. A Bari lo hanno dovuto imparare per forza, visto che in zona Parco Perotti hanno cominciato a fioccare le multe: ben 300 euro ai trasgressori. Che si ribellano.
Tanti cittadini che purtroppo si sono visti picchiettare la spalla da Vigili con in mano penna e taccuino, proprio non ci stanno a questa sorta di accanimento da parte del comune barese. Molti sostengono che questo sia un modo come un altro (a dire il vero, decisamente azzeccato) per rimpinguare le casse municipali, dal momento che non esistono delle vere e proprie aree attrezzate in città. Stefano Donati, comandante della Polizia municipale, invece difende con forza questo esercizio sostenendo che ci sono in giro un sacco di maleducati che lasciano sporcare i propri cani e, peggio ancora, non si preoccupano dell’incolumità delle altre persone. Una legge che è diventata necessità per l’ordine pubblico, insomma.
Se l’importo appare indebito, esiste sempre la possibilità di fare ricorso, però. Spiega Donati: “I ricorsi vengono valutati in base alla gravità del fatto, alla pericolosità del soggetto, nel senso se sia o meno recidivo, e soprattutto alle condizioni economiche. È chiaro, infatti, che chi è più povero può aspirare legittimamente a vedersi ridotta la sanzione. Chi si lamenta per la multa, può legittimamente fare ricorso, ma anziché lamentarsi farebbe bene a tenere al guinzaglio il proprio cane, evitando di creare pericoli sia per chi circola in macchina sia per chi va a piedi“. Voi come la pensate?