La Capinera è un uccello dal canto melodioso e molto piacevole, molto simile ad un chiacchiericcio. È piuttosto diffusa anche nella cultura di massa nostrana.
Chi non ha mai sentito parlare o non ha letto almeno una volta a scuola “Storia di una capinera“? E non è un libro sul comportamento animale o di zoologia, bensì un romanzo piuttosto drammatico di Giovanni Verga, uno degli scrittori maggiormente aderenti alla corrente letteraria verista italiana. Il racconto racconta della storia di Marianna, una ragazza rimasta orfana di madre costretta a vivere in un convento sin da piccola. Ed allora cosa c’entra la capinera?
Probabilmente sono due i motivi che associano la suora ad una capinera. Il primo è la caratteristica stessa di questo uccello. Esso infatti ha una specie di cappuccio dal piumaggio più scuro, nero, come il velo delle suore. Inoltre in Italia è distribuita principalmente nelle isole del Sud, di cui la Sicilia fa parte. E Giovanni Verga era siciliano ed ambientava nella sua regione la maggior parte dei suoi romanzi.
La capinera è il nome comune della Sylvia atricapilla. È un uccello passeriforme, il che significa che ha delle dimensioni piuttosto ridotte e somiglia ad un passero. La sua lunghezza è di circa 15 cm ed il piumaggio prettamente di colore grigio. La testa del maschio ha un colore nero mentre quello della femmina un colore marrone chiaro. Come succede spesso negli uccelli, a differenza di mammiferi, il nido viene costruito sia dal maschio che dalla femmina. Ed entrambi i genitori collaborano alla cova e all’allevamento dei piccoli, il cui nutrimento dura per una decina di giorni prima che si riescano a spianare le ali e iniziare a volare.
La capinera è considerata un uccello parzialmente migratore. Le specie che nidificano in Europa settentrionale orientale, durante mesi freddi si spostano in Africa. Mentre quelle che crescono in Europa meridionale e nel Maghreb sono stanziali, dato che le temperature invernali non sono così fredde. L’habitat quindi coinvolge buona parte dell’Europa e una piccola parte del Nord Africa.
La Capinera si ciba prevalentemente di bacche ed ama vivere su alberi ed arbusti non troppo densi. Privilegia giardini e boschi, meno le foreste. Non è considerata una specie in pericolo, date le sue tendenze demografiche stabili o in crescita.
Il suo canto è molto più simile ad un chiacchiericcio continuo, e riesce a coprire diverse tonalità. Per questo è recepito come melodioso e piacevole dall’orecchio dell’essere umano. I suoni che produce a volte possono sembrare simili a quelli del merlo o del beccafico, con i quali La capinera talvolta viene confusa.
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