Il capodoglio è uno dei cetacei più grandi al mondo. La sua stazza e la caccia l’hanno fatto diventare creatura leggendaria.
“Fino all’ultimo combatto con te, il nome dell’odio ti sputo addosso il mio estremo respiro”. Questa citazione viene dal celebre romanzo di Herman Melville Moby Dick, che ha riportato in auge lo studio della balena e l’analisi dell’atavico contrasto tra uomo e natura. In realtà l’esemplare descritto all’interno del famoso libro è un capodoglio. Il capodoglio si distingue dalla balena in maniera molto semplice. Per balena si intende qualunque cetaceo dalle grande dimensioni, compreso il capodoglio. Ciò che comunemente viene chiamata balenottera azzurra ha una fattezza piuttosto differente rispetto a quella del capodoglio.
In generale, ciò che contraddistingue il capodoglio è la presenza di denti, ed il muso schiacciato come fosse un martello. I capodogli sono stati ampiamente cacciati fino a poco tempo fa a causa non solo delle loro grandi dimensioni, ma anche per ottenere la sostanza oleosa presente nel loro cranio, che era preziosa per l’essere umano. Difatti la parola stessa capodoglio deriva da “capo d’olio”, proprio per esplicitare questa caratteristica dell’olio all’interno della testa.
Descrizione e habitat del capodoglio
Una delle caratteristiche principali di questo grande cetaceo è la testa molto grande ed il dimorfismo sessuale. Ciò significa che c’è una grande differenza di taglia tra maschio e femmina. I maschi possono raggiungere anche il doppio della lunghezza e del peso della femmina. Le dimensioni del capodoglio arrivano circa 16-18 m. Anche se negli ultimi anni, a causa della predazione degli esemplari maschi, le tagli si sono sensibilmente ridotte. Tuttavia, nonostante le leggende, il capodoglio non è la balena più grande. La balenottera azzurra riesce a raggiungere anche i 35 metri di lunghezza.
Come tutti i cetacei, anche il capodoglio ha lo sfiatatoio, per gettare fuori l’acqua ed inalare l’aria, ed è un mammifero. Nonostante a differenza dei pesci non riesca a respirare sott’acqua, il capodoglio è il mammifero che si immerge più in profondità, raggiungendo anche 2200 metri, e riuscendo a trattenere il respiro per oltre due ore. Il capodoglio vive nel mar Mediterraneo, ma anche in tutti gli oceani del mondo. Ci ciba prevalentemente di altri pesci e di krill.
Il rapporto con l’uomo e la caccia
Come accennato in precedenza, la caccia alla balena ed in particolare al capodoglio è stata una pratica crudele che ha portato la popolazione alla semi estinzione. Al punto che è molto difficile fare un censimento di tutti gli esemplari presenti al mondo. Nei secoli passati la caccia al capodoglio ed in generale alla balena era causata non solo per ottenere la sua carne, ma soprattutto per ricavare dal cranio del capodoglio lo spermaceti, una sostanza cerosa, che dai primi balenieri veniva considerata il seme della balena.
In realtà è una sostanza che serve per effettuare le operazioni di controllo del galleggiamento di questo enorme cetaceo. I balenieri la estraevano dalla testa del capodoglio e la vendevano a caro prezzo per quella dato che veniva utilizzata nelle industrie, in particolare nel settore cosmetico. Ad oggi la caccia alle balene e l’utilizzo dello spermaceti sono vietate in buona parte del mondo.