Il cappellino alla pescatora è tornato di moda. Ma chissà per quanto ancora. Con il riciclo e riuso si può essere fashion senza sprecare.
Chi non conosce il cappellino alla pescatora? Probabilmente in molti non l’hanno mai indossato perché reputato troppo poco “stiloso”. Mentre invece ha iniziato ad impazzare da quando Lene Marlin, Joshua Jackson ed altre celebrità si sono iniziate a mostrare in giro con il berretto dalla forma di un piatto o di un disco volante. Non è la prima volta in cui un oggetto sportivo, con un’utilità precisa, diventi poi cult o vintage. Specialmente nella moda statunitense e nella fast fashion, che poi, inevitabilmente, finisce da noi.
Il problema può essere la sostenibilità. Seguire la moda in tutta la sua volubilità, porta a riempirsi di oggetti che presto potrebbero uscire dalle vetrine e dai gusti dei più, diventando spazio inutile occupato in casa, o peggio, finire in discarica. Dunque, se per la prossima estate ci si vuole cimentare con il cappellino alla pescatora, si può tentare la tecnica più sostenibile di tutte: il fai da te con elementi da riciclo.
Innanzitutto si deve aver voglia di giocare un po’ con la moda e con il proprio talento nel comporre oggetti nuovi e creativi. Questo è il presupposto del riciclo. Il cappellino alla pescatora, anche chiamato bucket hat, può essere composto a partire da vecchi short jeans che non si usano più. Prima di tutto si deve disporre dell’occorrente:
Per la preparazione si deve procedere per gradi. Innanzitutto con la forbicina piccola si devono rimuovere tutte le cuciture e separare le varie parti della stoffa, così come sono tagliate. Con la carta si deve realizzare un modello con tre componenti distinte. Una è un rettangolo dalle dimensioni di 28 cm per 10,5 cm. Poi un rettangolo arcuato il cui “diametro” della parte arrotondata più corta sia 20 cm, e la profondità di 11,5 cm. Il bordo sono 6 cm circa. Terzo pezzo di carta: un cerchio ovoidale con i due diametri di 10 e 9 cm. Con il cartamodello si ritagliano le varie parti del materiale jeans.
E questa era la parte più complicata. Che una volta realizzata, porta il tocco finale in una strada in discesa. Dopo aver ottenuto i tre pezzi in materiale jeans si devono cucire tra di loro utilizzando preferibilmente la macchina da cucire, che crea punti più sottili e precisi. Ed ecco come da un paio di vecchi shorts di jeans si è arrivati ad un cappellino alla moda, spendendo zero e non gettando nulla.
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