Con il cappotto termico si riescono a isolare gli edifici sia nei mesi freddi che in quelli caldi, andando a risparmiare su riscaldamento e climatizzazione.
Con il Suberbonus 110% lo Stato Italiano ha messo a disposizione dei cittadini dei fondi per poter effettuare lavori di adeguamento energetico su case e condomini. Lo scopo di tale bonus è, tra gli altri, mettere in atto le direttive europee per le case green da raggiungere entro il 2030. Uno degli interventi trainanti previsti dal bonus statale è sicuramente quello del cappotto termico.
Con questa dicitura si fa riferimento a una pratica di isolamento termico degli edifici, che ha lo scopo di conservare il calore durante i mesi freddi e isolare dal caldo durante quelli estivi. In conseguenza di ciò anche l’uso di energia per il riscaldamento o la climatizzazione può subire un abbattimento, in favore di una gestione più controllata delle risorse energetiche.
L’installazione di un cappotto termico avviene solitamente applicando pannelli lungo le pareti degli edifici. Gli elementi che compongono un cappotto termico a norma di legge sono i seguenti: malta collanti, pannello isolante, tasselli di fissaggio, malta rasante. Ma anche rete d’armatura, primer e gli accessori necessari per angoli, aperture, giunti, zoccolini.
Il cappotto può essere di vari spessori e il calcolo è ottenuto grazie all’analisi della conducibilità dei materiali nonché delle condizioni dell’edificio interessato dai lavori. Ma quanto costa un intervento per isolare termicamente le pareti? Ad oggi si può avere accesso a numerose agevolazioni per poter effettuare i lavori a costo zero o ridotto.
Il Superbonus è una delle opzioni più convenienti, ma bisogna considerare che con la nuova Legge di Bilancio il contributo statale è sceso dal 100% al 90%. In alternativa si può accedere al bonus Ristrutturazione, che prevede una detrazione del 50% dell’ammontare totale dei lavori. Con l’Ecobonus, invece, si può ottenere una detrazione del 65% per le singole unità immobiliari o fino al 75% nel caso dei condomini. Infine il Sismabonus permette un finanziamento tra il 50% e il 100%, ma in quest’ultimo caso è necessario attenersi alle specifiche del Superbonus.
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