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25 i corpi ritrovati a Capri: si indaga su cosa sia accaduto

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Sono purtroppo stati rinvenuti 25 corpi nella zona di Anacapri, sull’isola di Capri, e adesso sono partite le indagini per capire che cosa possa essere successo

indagini sulle caprette morte a capri
Capri (foto da Canva) – ecoo.it

Da uno dei luoghi di vacanza più magici presenti in Italia arrivano delle immagini che nessuno avrebbe mai voluto vedere. Una distesa di corpi morti tutti vicini che per ora non hanno ancora fornito nessuna risposta a chi si sta occupando delle indagini.

Il ritrovamento, come raccontato dal profilo Facebook ufficiale della ASL Napoli 1 Centro, è avvenuto lo scorso primo luglio su uno dei sentieri che attraversano la natura ancora selvaggia della zona di Anacapri. Nello specifico nell’area tra Cetrella e Monte Solaro. I 25 corpi delle caprette in libertà sono stati raccolti e verranno sottoposti alle indagini forensi presso l’Istituto Zooprofilattico di Portici per comprendere che cosa possa essere successo.

Cosa è successo sull’isola di Capri?

I motivi della morte di queste 25 caprette selvatiche che da qualche anno si trovavano nella zona di Monte Solaro dovranno arrivare dalle indagini. Da quello che la ASL Napoli 1 Centro ha pubblicato su Facebook per ora si sa che la zona del ritrovamento dei cadaveri è stata sottoposta a un esame da parte in particolare degli esperti del centro di riferimento regionale per il benessere e il maltrattamento animale. Sempre nello stesso comunicato ufficiale si legge poi che “al momento non si esclude alcuna ipotesi“. Il decesso di tutti gli esemplari potrebbe infatti essere dovuto ad una qualche forma di infezione o virus ma purtroppo non si può escludere neanche l’ipotesi molto più dolorosa che si sia trattato del modo in cui qualcuno ha deciso di liberarsi di questi animali estranei, almeno in parte, alla fauna locale dell’isola dell’arcipelago partenopeo.

Capretta (foto da Canva) – ecoo.it

Le 25 caprette che abitavano la zona di Anacapri, infatti, sono il frutto di una mancanza di controllo da parte delle autorità locali a seguito della introduzione di alcune capre portate sull’isola nell’ambito delle riprese di un film che nel 2018 ha avuto proprio l’isola di Capri come sfondo. Le capre portate sull’isola sono infatti poi state liberate e hanno dato vita, accoppiandosi con le capre già presenti, a questa piccola popolazione ibrida. Una presenza che tante volte aveva portato alle lamentele degli abitanti dell’isola. Altra ipotesi, remota ma non del tutto da scartare, è che le capre siano morte a causa di un fulmine caduto nel punto in cui si stavano radunando.

Come a Capri anche altrove

Cavallo (foto da Canva) – ecoo.it

Il mondo del cinema e della TV fa spesso ricorso ad animali vivi cresciuti e addestrati per comportarsi in un determinato modo in scena. Ma per quanti passi avanti si siano fatti nel cercare di mantenere il benessere di questi attori involontari, che spesso vengono anche trascinati qua e là in giro per il mondo, può ancora capitare che gli animali utilizzati sui set muoiano. Da diverso tempo PETA , la People for the Ethical Treatment of Animals, chiede a chiunque operi nel mondo del cinema e della tv di trovare sistemi alternativi o comunque sistemi più rispettoso per evitare che gli animali muoiano durante le riprese. A tal proposito vale la pena ricordare il povero cavallo morto sul set de Il Signore Degli Anelli – Gli Anelli Del Potere mentre faceva gli esercizi di routine prima di una scena.

Valeria Poropat

Valeria si occupa da anni di ecologia e per Ecoo cerca di trovare tuttio ciò che c'è di buono nel rapporto tra uomo, natura e tecnologia

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