Car sharing in Italia sta raggiungendo dei numeri c’erano impensabili fino ad un decennio fa. La mobilità sostenibile può essere fortemente incentivata da questo strumento
Si parte da un presupposto. La condivisione di mezzi inquinanti diminuisce necessariamente il parco auto e moto circolante. E questo è un dato incontrovertibile. Ci possono essere evoluzioni tecnologiche incredibili per rendere le auto sempre meno ricche di emissioni, tuttavia il problema rimane intatto se un Paese come l’Italia ha il più alto numero di veicoli pro capite di tutta l’Europa. Fortunatamente da qualche anno a questa parte la situazione si sta ribaltando, grazie al car sharing diffuso nelle città.
La strategia di condivisione dei veicoli all’estero è diffusa da molto più tempo, e l’Italia come capita spesso, è arretrata da un punto di vista di mobilità sostenibile ed in generale sulla cura dell’ambiente. La mobilità sharing è diventata importante al punto da generare forum annuali per tirar fuori i numeri sull’utilizzo dei mezzi privati condivisi.
Fino a un po’ di tempo fa per car sharing si intendeva l’acquisto di auto condivise con altre persone, o semplicemente l’utilizzo di macchine che venivano messe a disposizione direttamente dal Comune. Purtroppo, anche nelle grandi città, questo tipo di condivisione non ha avuto grande successo, a causa soprattutto della scarsa reperibilità dei mezzi. È stato grazie a delle imprese come Car to go ed Enjoy che nella popolazione si è sdoganata l’idea della sostituzione del mezzo privato con le auto in affitto. Dagli ultimi numeri dell’osservatorio, sembra che la mobilità condivisa coinvolga ormai più di 5 milioni di italiani. Anche se c’è da ricordare che questi numeri considerano anche biciclette, monopattini, scooter elettrici. Se ci si sofferma soltanto alle auto ovviamente il numero decresce.
Si può dire che i vantaggi della mobilità condivisa, e nello specifico del car sharing, possono essere intuitivi. Nonostante ciò, a volte ripetere non è un danno. Tanto per cominciare, c’è un vantaggio di tipo economico. Condividendo un veicolo con altre persone si può dividere la benzina e, la rata dell’assicurazione, e tutte le altre spese. E conseguentemente si fa un favore all’ambiente. Se quattro persone che abitano nello stesso quartiere e che vanno a lavorare dalla periferia al centro, anziché infilarsi nel traffico con quattro auto ne utilizzassero soltanto una, si ridurrebbero decisamente le emissioni di anidride carbonica, si ridurrebbe il traffico stradale, si ridurrebbero le spese per ogni cittadino.
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