E’ una polvere derivante dalla decomposizione termica, in ambiente privo di ossigeno, di alcuni tipi di legna come betulla, salice e tiglio.
Può essere chiamato anche carbone attivo, in quanto si ottiene con un duplice processo: il primo, di combustione in ambiente senza ossigeno, il secondo consiste in un trattamento che viene effettuato sul carbone ottenuto, per conferirgli la caratteristica porosità, che serve ad aumentare la sua superficie adsorbente.
Il carbone attivo: proprietà e controindicazioni
E’ utilizzato, essenzialmente, come antitossico grazie alla sua riconosciuta proprietà assorbente: ha infatti la capacità di assorbire i veleni, attraverso i pori sulla sua superficie, per poi eliminarli attraverso il tubo digerente senza che però questi vengano in alcun modo assorbiti dal corpo. In questo senso, assorbe anche i gas presenti all’nterno dell‘intestino, diventando un ottimo rimedio contro meteorismo, aerofagia e flatulenza, oltre ad avere un’importante proprietà antidiarroica.
Il suo uso principale è, dunque, nel trattamento degli avvelenamenti orali acuti, come l’avvelenamento da funghi per esempio, proprio per la sua capacità di ridurre l’assorbimento sistemico delle sostanze ingerite.
Non è invece efficace nell’avvelenamento da sali di ferro, cianuri e alcuni solventi organici come il metanolo o glicole etilenico ed è totalmente inefficace contro l’azione lesiva degli acidi corrosivi e degli alcoli caustici.
In più, è un buon coadiuvante nei processi digestivi, in quanto contiene sali minerali basici, in grado di combattere l’acidità e quindi riequilibrare il rapporto acido-basico del nostro organismo. Ha inoltre proprietà ipocolesterolemiche, ovvero il carbone non viene assorbito a livello intestinale, ma si lega al colesterolo favorendone l’espulsione. In tal senso, potrebbe quindi trovare utile applicazione nei disordini e nel controllo del metabolismo lipidico.
Non ha particolari effetti collaterali o controindicazioni degne di nota, ma data la sua alta adsorbenza è necessaria comunque la prescrizione sotto controllo medico, soprattutto se si stanno assumendo altri tipi di farmaci, poiché il carbone attivo potrebbe interferire con il principio attivo all’interno del farmaco. Inoltre, è sconsigliato l’uso in persone che hanno appendicite oppure ostruzioni a livello intestinale.
In commercio è possibile acquistare il carbone vegetale in erboristeria, farmacia e anche nei grandi supermercati, sia in polvere che in compresse, ed attualmente è in vendita anche la linea di carbone vegetale senza zucchero per diabetici.
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