I carburanti sintetici sono in questi giorni al centro del dibattito. Ecco perché in Italia non vengono prodotti e come mai la decarbonizzazione a livello nazionale non avverrà tramite questi.
In questi giorni dopo le vicende accadute in Unione Europea e il dibattito sulla riduzione del rapporto carbonio-idrogeno nell’ambito delle fonti energetiche, non si sente altro che parlare di carburanti sintetici. Noti come e-fuel, i carburanti sintetici carbon neutral a livello italiano non potranno essere usati per il processo di decarbonizzazione. Se poche settimane era stata avanzata la proposta di studiare meglio queste risorse, è stato messo un freno al loro uso: il motivo è da ricercare nel fatto che nel Bel Paese non sono presenti impianti che se ne occupano.
Chiamati electrofuels, i carburanti sintetici mediante un processo di elettrolisi dell’acqua permettono di ottenere idrogeno, che viene poi miscelato con la CO2 presente nell’aria. Il risultato è un combustibile liquido che è ideale per essere bruciato all’interno dei motori a scoppio. Inoltre può essere usato mediante infrastrutture esistenti.
È stato riscontrato come anche il consumo di e-fuels non faccia che produrre CO2. Tuttavia nella strada della neutralità climatica si registra una compensazione tra quello catturato e quello usato per la fase di produzione.
L’Unione aziende petrolifere (Unem) nel 2021 ha realizzato uno studio di fattibilità allo scopo di creare un impianto dimostrativo volto a produrre i carburanti sintetici. Un progetto in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Gli electrofuels hanno lo svantaggio di avere costi produttivi molto elevati, rispetto a quelli convenzionali. Prodotti per ora a livello europeo in Germania e Islanda, gli e-fuel sembrano sbarcare in Norvegia, Danimarca, Svezia e Spagna. In Italia quindi non saranno presenti, seguendo invece la strada dei bio-carburanti, creati partendo da scarti o biomasse.
Intanto, la Commissione Europea, dopo una lunga trattativa con la Germania, è arrivata all’autorizzazione per usare le auto endotermiche che saranno prodotte dopo il primo gennaio 2035. Una data cardine per il settore: a seguito di questo anno non si potranno più vendere auto a benzina e diesel, puntando tutto sulle auto elettriche, con l’eccezione dei carburanti sintetici.
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