Il cardellino, anche se volatile comune, ha delle peculiarità che forse molte persone non conoscono. E non si tratta solo del suo dolce canto.
Questo piccolo volatile prende il nome comune dalla specie a cui appartiene, carduelis carduelis. Esiste un’antica storia tratta dalla mitologia greca che dà un ruolo centrale al cardellino. Riguarda una delle Pieridi, Acalante. Le Pieridi erano le figlie del re di Macedonia, ed erano molto conosciute per la loro abilità nel canto. Della quale erano orgogliose fino a sfidare le muse. Le Pieridi persero la gara, e trasformarono le muse in uccelli gracchianti. Ma anche loro subirono un trattamento simile. Atena trasformò Acalante in cardellino, animale certamente più dolce e piacevole.
Anche la simbologia cristiana annovera il cardellino nelle sue scritture e nelle sue rappresentazioni iconografiche. Il piccolo uccello colorato rappresenta in molte raffigurazioni l’anima che si distacca dal corpo dopo la morte e che vola via lontano. In realtà questa simbologia il cristianesimo la ha ereditata dalla cultura pagana, come buona parte dei rituali e delle festività. Nell’antica Roma il cardellino era chiamato con il suo nome scientifico, carduelis. Nel Cinquecento Raffaello Sanzio, uno dei pittori italiani di maggior rilievo, dipinse “La Madonna del cardellino”, celebre quadro conservato nella galleria degli Uffizi a Firenze. Il dipinto raffigura la Madonna che osserva i piccoli Gesù e San Giovanni che giocano tenendo tra le loro mani un piccolo cardellino.
Come si evince dai precedenti racconti, il cardellino è un animale simbolico della cultura europea. Tuttavia è presente anche in molte aree del medio Oriente, in Paesi come l’Iran, il Turkmenistan, il Kazakistan e la Siberia. Con i suoi 10 – 13 cm di lunghezza ed i suoi 9 – 30 grammi di peso, il cardellino esprime tutta la bellezza dei colori della sua specie. Il dismorfismo sessuale, ovvero la differenza visibile tra maschi e femmine, è presente, anche se non così evidente.
Entrambi i sessi hanno la caratteristica mascherina bianca e rossa intorno al muso. L’alimentazione del cardellino è principalmente granivora. Mangia semi di molte specie vegetali, e con il suo becco ed il movimento della mandibola elimina la buccia esteriore per mangiarne esclusivamente il contenuto. La predilezione per le piante erbacee quali i cardi ha fatto meritare al cardellino il suo nome, che deriva proprio dalla pianta.
Il cardellino emette dei suoni molto piacevoli, come anche altri uccelli, al cui ascolto sembra di assistere ad un canto. I maschi hanno un repertorio sonoro molto più vasto e piacevole, dato che lo mettono in scena nella stagione degli amori per attirare le femmine. Anche esse cantano, ma i suoni sono più grevi e limitati.
Il temperamento di questo piccolo quanto affascinante uccellino è piuttosto vivace. Ama le ore diurne e si sposta in continuazione, anche alla ricerca del cibo. Nei secoli il cardellino, grazie proprio al suo canto, è stato uno degli esemplari di uccelli catturati e chiusi in gabbia per diventare animali da compagnia. Ci si augura che questa pratica venga interrotta quanto prima.
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