Un recente studio ha evidenziato come la produzione di carne sintetica inquinerebbe sino a 25 volte di più rispetto alla carne bovina.
Da mesi si sente parlare di carne sintetica, anche nel nostro Paese. Questa tipologia di carne originata dalle cellule staminali ha destato la preoccupazione di allevatori e associazioni di categoria che hanno chiesto l’intervento al Governo.
A fine marzo è arrivato, dunque, un decreto legislativo che ha imposto il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici. Ora in merito sono arrivati nuovi studi che evidenziano come la carne prodotta in laboratorio abbia un impatto ambientale molto alto.
La carne sintetica avrebbe un impatto ambientale molto più alto rispetto a quello della carne bovina. Questo è quanto ha evidenziato uno studio condotto dagli esperti dell’Università della California a Davis.
Nello specifico, come riporta Coldiretti sul proprio sito, i ricercatori hanno analizzato l’energia utilizzata nei processi di produzione della carne a base cellulare, parametro che grosso modo sarebbe indipendente dalla tipologia di carne prodotta, e le sostanze in cui viene coltivata. Dall’analisi è emerso come la produzione di carne in laboratorio abbia un impatto ambientale da 4 a 25 volte superiore a quello della carne bovina, per ogni chilogrammo con emissioni e “potenziale di riscaldamento globale”, dunque, maggiori.
Quello condotto dagli esperti dell’ateneo californiano non è l’unico studio in merito. Secondo la Fao e l’Oms, i pericoli potenziali per la salute derivanti dai processi per la realizzazione di carne sintetica sarebbero ben 53: si parla anche di allergie, tumori e trasmissione di malattie.
In relazione al recente studio sulla carne a base cellulare, ha espresso il proprio parere il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, il quale ha affermato come il mondo scientifico stiano dando conferme sul bisogno di precauzione verso “una nuova tecnologie con molte incognite che rischia di cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda”.
Infine, Prandini ha concluso che la confederazione dei coltivatori diretti ha lanciato una sfida alle istituzioni europee in modo che questi prodotti in laboratorio vengano equiparati a prodotti a carattere farmaceutico e non al cibo.
In Italia, il Governo ha vietato la produzione e la commercializzazione di carne sintetica attraverso un decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri a fine marzo.
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