Tra i sistemi che è possibile adoperare per provare a ridurre le bollette c’è anche quello della riduzione della potenza del contatore. Ma funziona?
La crisi energetica che ha fatto schizzare alle stelle i prezzi di tutto e in particolare le bollette del gas e dell’energia elettrica è destinata a perdurare ancora a lungo. Questo significa che tutte le famiglie dovranno necessariamente trovare sistemi per ridurre il consumo di energia in tutti i modi possibili.
Accanto alle buone pratiche, come per esempio il ricordarsi di spegnere le luci quando non servono oppure il tenere il frigorifero aperto solo il tempo strettamente necessario, alcuni potrebbero trovare giovamento da un’altra decisione. Potrebbe essere utile infatti far abbassare la potenza del proprio contatore. Ma se vuoi tentare questa strada ci sono una serie di valutazioni che devi fare prima di richiedere al tuo gestore di cambiare in maniera così drastica la tua vita quotidiana.
A chi conviene ridurre la potenza del contatore per abbassare la bolletta
Nel momento in cui si stipula un contratto con un fornitore di energia elettrica quello che si paga non è soltanto la quantità di energia elettrica che viene consumata ogni giorno dai membri della famiglia ma anche la possibilità di sfruttare l’energia elettrica. Tra le voci di spesa della bolletta esiste infatti la cosiddetta quota potenza.
Si tratta di tutta l’energia che in ciascun momento è possibile prelevare dalla rete. Nella maggior parte delle abitazioni questa quota potenza viene fissata a 3 kw. Il limite serve anche a evitare che venga prelevata energia oltre ciò per cui si è pagato. Ed è per questo che, per esempio, sbagliando ad accendere più elettrodomestici energivori contemporaneamente il contatore di casa salta bloccando l’erogazione di energia. Ma, se per esempio nella tua casa il contatore è predisposto per 6 kW e non hai un consumo di energia tale da giustificare questa quota potenza puoi richiedere di passare ad una quota inferiore.
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Il risparmio passando da 6 kW a 3 kW e nell’ordine di circa 50 euro. Unendo questa riduzione di spesa a comportamenti virtuosi è anche possibile realizzare un discreto risparmio sulla bolletta. Ma prima di richiedere l’abbassamento della potenza assicurati che la tua casa non abbia effettivamente bisogno di sfruttare più potenza. A permettere di decidere di abbassare la quota potenza è una decisione presa da Arera. L’abbassamento può essere richiesto in misura di 0,5 kilowattora per volta.