Un gesto all’apparenza semplice come quello di dare il comando di stampa al nostro computer può essere invece causa di enormi sprechi di carta e di inchiostro, se non si fa attenzione.
Dagli uffici alle scuole, dalle aziende alle case. Ogni anno si sprecano tonnellate di carta – ricordiamolo, la carta viene prodotta con la cellulosa degli alberi che vengono abbattuti a migliaia – con immaginabili conseguenze economiche e, soprattutto, ambientali. Lo scorso anno la Lexmark diffuse i risultati di una ricerca a livello europeo commissionata alla Ipsos, che riguardava proprio i consumi cartacei negli uffici. Lo studio è stato svolto in 13 paesi europei ed ha coinvolto più di 5.000 persone. Dal quadro delle interviste ai dipendenti europei è emerso che, nonostante la presa di coscienza da parte del 90% degli impiegati, lo spreco della carta negli uffici resta comunque elevato. Ogni giorno ciascun impiegato europeo stampa in media 31 pagine.
Il numero di pagine stampate varia chiaramente in relazione all’ambito lavorativo. Secondo i risultati della ricerca Ipsos, il titolo di “sprecone” ad honorem va al settore dei Servizi, con una media di 36 pagine stampate al giorno da ogni impiegato, mentre quello del Commercio, che nel 2006 deteneva lo scettro, è sceso a 34 pagine. L’Italia rientra perfettamente nella media europea con 32 pagine stampate ogni giorno. Oltre a far attenzione a non stampare inutilmente dei file che potrebbero essere studiati al computer, vale la pena di segnalare FinePrint, un software che permette di ottimizzare la resa di una stampante. Questo software consente di stampare file costituiti da molte pagine in un unico foglio, riducendo così il numero di pagine consumate ed anche la quantità d’inchiostro. Inoltre, nel caso delle pagine web, permette di stampare i file eliminando gli elementi grafici che non interessano e che invece comportano lo spreco di molti fogli.
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