La carta igienica che si trova in tutti i bagni del mondo è una invenzione piuttosto recente soprattutto per quello che riguarda il mondo occidentale. La domanda che tutti si sono posti almeno una volta è: ma quindi cosa c’era prima?
Entrando in un qualunque supermercato o nei grandi negozi specializzati nella cura della casa e della persona si viene accolti da scaffali infiniti in cui la carta igienica assume colori e fragranze tra le più disparate. L’invenzione di un rotolo di carta che fosse utile in quei momenti di solitudine risale a circa la metà del 1800. Prima di questa fatidica lampadina che si è accesa nella mente di un inventore di New York le soluzioni utilizzate nel mondo sono state veramente le più diverse. E qualcuno, ma non in Occidente, sapeva già che la carta era un ottimo sistema per la pulizia.
Dai torsoli delle pannocchie ai cocci, fino alla carta di giornale e alla lana di pecora, gli esseri umani si sono dovuti ingegnare per trovare soluzioni al problema della pulizia intima. Alcuni sembrano più strumenti di tortura che non oggetti confortevoli da utilizzare in bagno ma anche l’idea stessa di comfort negli anni si è modificata.
La carta igienica prima della carta igienica
Andando a guardare alla storia del rapporto degli esseri umani con il bagno, l’idea di una zona predisposta a questo momento di raccoglimento, se così si può chiamare, è una storia molto complessa. In Occidente, i Romani sono responsabili della creazione di sistemi fognari maestosi e assolutamente funzionanti e come carta igienica usavano spugne imbevute di acqua salata oppure di aceto legate ad un bastone. Un sistema di certo più morbido degli antichi Greci che invece erano soliti pulirsi anche riutilizzando vecchi cocci di ceramica.
Andando più a nord, i vichinghi erano soliti pulirsi utilizzando gli scarti della lana di pecora, una soluzione decisamente innovativa e quasi vicina proprio alla carta igienica moderna. E se invece in Oriente arabi e indiani semplicemente utilizzavano la mano sinistra per pulirsi è stata scoperta in Cina la vera antesignana della carta igienica in fibra vegetale: si tratta di fogli di carta di canapa risalenti al II a.C. ritrovati in una tomba.
Cinque veli di morbidezza, ma quando?
L’invenzione della carta igienica abbiamo detto risale alla metà del 1800 e infatti nel 1850 storia vuole che il newyorkese Joseph C Gayetty abbia avuto questo colpo di genio e abbia iniziato a produrre e commercializzare una carta più morbida per contrastare le irritazioni dovute all’utilizzo come carta igienica dei fogli di giornale. Per avere quindi una carta somigliante a quello che abbiamo adesso sugli scaffali dei negozi ci sono volute diverse decine d’anni da quella prima invenzione. Una invenzione che in Italia è arrivata in massa negli anni 60 sull’onda dell’idea geniale di alcuni rivenditori che offrivano insieme alla confezione di rotoli anche un portacenere.