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Carta igienica, una tra principali colpevoli della deforestazione

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La carta igienica è un elemento indispensabile nelle nostre case. Proprio per questo abbiamo deciso di inquadrare l’impatto che ha sul pianeta e sulla deforestazione. 

carta igienic rotoli
Rotoli di carta igienica – foto da pixabay – ecoo.it

Partiamo dai dati forniti da QS supplies. A quanto pare annualmente in Italia si consumano ben 70 rotoli di carta igienica per persona ogni anno. A far rabbrividire è la conversione di questa percentuale in numero di alberi abbattuti. Per soddisfare un bisogno così massiccio a livello di distribuzione mondiale, gli alberi abbattuti ogni anno sono 2,8 milioni. Negli Stati Uniti il consumo è equivalente al doppio: ogni anno si consumano 141 rotoli di carta pro capite.

In Cina l’uso di carta è più morigerato: si contano 49 rotoli all’anno per persona. Come ridurre quindi l’impatto che il consumo di carta igienica ha sull’ambiente? La soluzione risiede nella scelta della carta igienica giusta. Non tutti i rotoli sono sottoposti allo stesso iter produttivo. Ma andiamo subito a fare le differenze fra i vari tipi di carta disponibile negli scaffali del supermercato.

Carta igienica: l’impatto sull’ambiente è devastante

Nei supermercati non di rado si trovano rotoli di carta igienica a 4 veli o poco meno, dotati di ghirigori, disegnini e ricami trapuntati sulla superficie. Questo tipo di carta richiede un impiego ingente di fibra di cellulosa e, pertanto, l’abbattimento di tanti alberi. Una scelta consapevole è quella orientata, invece, alla carta igienica “ecologica”. Questo tipo di carta ha subito una crescita importante quanto a qualità del materiale e il prezzo si è notevolmente abbassato, ragione in più per acquistarla.

Cartoni – foto da pixabay – ecoo.it

Cosa si impiega per realizzare la carta igienica ecologica? Principalmente carta riciclata o prodotta da foreste gestite con rispetto nei riguardi dell’ambiente. Ci sono delle marche che hanno addirittura ideato dei rotoli di carta privi del tubo di cartone solitamente presente all’interno per far girare la matassa di carta. Esistono quindi delle scelte sostenibili da portare avanti in materia sebbene siamo ancora in troppi pochi a preferirle.

Carta riciclata: si o no? Le alternative alla deforestazione

Deforestazione – foto da pixabay – ecoo.it

Ethical Consumer, rivista attenta alle evoluzioni dei dati in ambito di consumo sostenibile, ha registrato un progressivo abbandono dell’impiego della carta riciclata nella produzione di carta igienica nel Regno Unito dal 2011. Un esempio pratico è rappresentato dal marchio Kymberley Clark, uno fra i principali produttori di carta igienica a livello mondiale, che dal 30% di fibra ricicilata, impiegata fino al 2011, è passato al 23,5% del 2017.

Le ragioni? Il progressivo interesse dei media alle spaventose percentuali di inquinamento dovuto alla plastica ha fatto si che l’attenzione si spostasse, appunto, altrove. Il settore della carta e della cellulosa è responsabile del 14% della deforestazione a livello globale. La soluzione ancora una volta sembra essere rappresentata dalle scelte consapevoli che possiamo fare.

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