Secondo quanto riportato recentemente da Eco dalle Città, da un’indagine Eurisko svolta per conto del Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) emerge che gli italiani sono favorevoli all’uso del cartone come materiale destinato agli imballaggi.
Gli imballaggi, con un 3% medio di impatto sul costo finale di prodotti di largo consumo, come riso, pasta o frutta, assicurano al consumatore igiene e sicurezza. Sebbene stia diffondendosi lentamente la cultura dei prodotti acquistati alla spina, per l’80% degli intervistati solo l’imballaggio è sinonimo di igiene. Ciò che conta di più per il consumatore medio è che il prodotto si conservi correttamente. L’importanza data all’ambiente e allo smaltimento degli imballaggi occupa solo l’ottavo posto della classifica, laddove si parla di raccolta differenziata dei rifiuti e del loro riciclaggio.
Solo il 16% dei consumatori intervistati ha parlato degli imballaggi come una delle cause maggiori dell’inquinamento ambientale per i problemi legati al loro smaltimento. Quali sono gli imballaggi preferiti dai consumatori? Il vetro indubbiamente detiene un posto importante nel cuore dei cittadini, per igiene e capacità di conservazione del prodotto. La plastica viene ritenuta ottima per quel che riguarda il rapporto qualità-presso. La plastica però inquina… Tuttavia i derivati dalla cellulosa, come il cartone appunto, vengono apprezzati per la loro riciclabilità, il costo contenuto e la conservazione dell’ambiente. Ma sarebbe bene diffondere la cultura dell’acquisto “alla spina”.
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