Abitare in una casa ecologica significa agire a vantaggio dell’ambiente. Ma come fare a scegliere la soluzione abitativa ecocompatibile che fa per noi? Non è certo facile fare la scelta migliore, tenendo conto delle nostre esigenze e allo stesso tempo di ciò che è opportuno per la sostenibilità ambientale. Gli esperti suggeriscono di fare attenzione alle prestazioni energetiche che una casa riesce a garantire e al livello di biocompatibilità dell’abitazione. In questo modo possiamo essere sicuri di determinare un impatto ambientale ridotto in vista della tutela ambientale.
Per una casa ecologica è importante disporre di un’adeguata certificazione energetica. Si può effettuare una termografia con termocamera. Si tratta di una tecnica che consente di verificare se l’edificio corrisponde a criteri di un buon isolamento termico. In particolare si possono riscontrare i punti in cui si verificano le dispersioni di calore. Ottimizzare la propria casa in nome del risparmio energetico è fondamentale. Da non dimenticare di attuare un controllo dell’impianto elettrico dell’edificio per mezzo di quella che viene definita “Dichiarazione di Rispondenza alle norme”, che deve essere messa a punto da un tecnico specializzato.
Nell’ambito della bioarchitettura non serve per forza una casa sugli alberi integrata nella natura. Possiamo attuare un giusto rispetto dell’ambiente anche in maniera molto più semplice. Ad esempio non va trascurata la verifica relativa all’eventuale presenza di gas Radon, che può penetrare in casa attraverso piccolissime fratture che interessano le fondazioni dell’edificio.
Da non dimenticare infine di controllare il tasso di umidità, l’impianto idraulico, l’isolamento acustico e l’analisi di possibili campi elettromagnetici permanenti.
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