Le piccole costruzioni in legno nel proprio terreno o giardino sono considerati dalla legge attività di edilizia libera. Ed in quanto tali soggette a regolamenti. Si tratta di legnaie, box auto, depositi attrezzi o piccole case installate in giardino a scopo ricreativo. Tutte queste pertinenze all’appartamento principale non possono essere installate senza relativi permessi, sia che si tratti di prefabbricati appoggiati sul suolo, che di strutture che richiedano delle fondamenta.
C’è da specificare che la normativa generale pone delle restrizioni di base, ma poi è compito delle Regioni di appartenenza legiferare e definire le procedure. Le strutture in legno, anche se di piccole dimensioni, devono mantenere i criteri di sicurezza. Eventuali problematiche relative all’instabilità devono essere evitate. Ad esempio le erosioni date dall’esposizione a intemperie climatiche, come temporali, grandini, o eccessive temperature alte, che ne possono compromettere l’integrità, mettendo a rischio chi le utilizza. In ogni caso le strutture in legno sono considerate a tutti gli effetti alla stregua di quelle in muratura. Di conseguenza soggette ad imposte e tasse.
Casa in legno, si pagano le tasse per le prefabbricate?
Anche se si parla di piccoli prefabbricati in legno, si deve dare comunicazione all’ente di residenza. La documentazione si può produrre da sè, risparmiando denaro, o ci si può rivolgere ad un professionista. La perizia tecnica dipende dalle dimensioni della casa in legno. Ogni Regione o Comune ha delle norme specifiche, ma in generale con le piccole dimensioni, ad esempio tra i 6 ed i 20 mq, non è necessario chiedere i permessi, perché si rientra nei canoni dell’edilizia libera. Superati determinati limiti è necessaria una relazione tecnica effettuata da un professionista.
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Superato il problema dei permessi, è importante che il contribuente sappia se deve informare l’Agenzia delle Entrate delle pertinenze costruite ex novo. Le case in legno sono soggette ad IMU ed IVA. Nonostante ciò, si può accedere a delle detrazioni fiscali per riqualificazione del proprio spazio abitativo. Ad esempio quando i prefabbricati in legno vengono utilizzati per la ristrutturazione di un immobile antico, o quando sono funzionali all’efficientamento energetico della casa principale.
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L’IMU dipende dal comune di residenza e dalle esenzioni per la prima casa. L’Iva è soggetta all’aliquota ordinaria del 21 per cento. In alcuni casi può essere più bassa. Se si tratta di edifici di nuova costruzione a destinazione residenziale le aliquote possono essere ridotte come segue:
- L’Iva può raggiungere il 4 per cento nel caso in cui si tratti dell’acquisto della prima casa non di lusso, all’interno della quale l’acquirente stabilisce la propria residenza entro 18 mesi;
- Può arrivare al 10 per cento per i lavori di ristrutturazione;
- Invece rimane al 21 per cento quando si acquista un terreno edificabile, non come persona fisica ma come società o impresa immobiliare.
In generale, l’aliquota IVA applicata dipende principalmente dalla condizione fiscale del soggetto. Allo stesso modo, le agevolazioni relative alla prima casa possono includere anche le case in legno come box o deposito attrezzi.