Il castoro è un grande roditore famoso per la sua attitudine a costruire delle dighe. È l’unica tipologia sopravvissuta della specie dei castoridi.
Quando parliamo del castoro non possiamo non riportare alla mente le immagini viste sui documentari o nei cartoni animati della Disney. È particolare come pur essendo abbastanza simile al topo, ad eccezione della folta coda, il castoro ispiri simpatia, mentre il topo repulsione. Probabilmente è ancestralmente legato al fatto che il topo trasmetta malattie fatali. Ma si deve fare attenzione. Anche il castoro, come tutti i roditori, compresi gli scoiattoli, può essere veicolo di patologie gravi come la rabbia. Solo che è molto più difficile avere un contatto ravvicinato con il castoro piuttosto che con il topo.
I castori sono gli unici sopravvissuti della specie dei castoridi, che un tempo era molto più diffusa. Per colpa della caccia alla sua pelliccia, il castoro ha rischiato seriamente l’estinzione. Per cui è stato reintrodotto nel Nord dell’America numerose volte. Prima della colonizzazione europea dell’America si contava una popolazione che superava i 400 milioni di castori. Oggi, nonostante la ripopolazione, non si arriva a 12 milioni.
Castoro, habitat ed alimentazione
Il castoro è un roditore molto antico, il più grande attualmente conosciuto. È attivo sia in acqua che sulla terra. Preferisce per questo i boschi con lunghi fiumi, la cui pendenza non deve superare il 2,5%. La maggior parte della sua vita la trascorre in acqua. Attualmente vive nelle aree del Nord America. In Europa di trova in Germania ed in altri Paesi freddi. In Italia è stato avvistato in Val Pusteria.
Alcune specie estinte erano molto grandi, come si evince dai crani ritrovati, addirittura come degli orsi. Quelli attuali, nonostante siano i roditori più grandi, pesano mediamente 16 Kg, sono alti meno di 30 cm e lunghi circa 75, esclusa la coda. Essa è piena di scaglie e ricoperta di pelliccia.
I castori, pur essendo animali che vivono prevalentemente in acqua, non mangiano il pesce. Si nutre prevalentemente della corteccia degli alberi, delle foglie e dei germogli. Le piante privilegiate sono i salici, gli aceri, i pioppi, i faggi e le betulle.
La costruzione delle dighe
Si può dire che il castoro sia un naturale ingegnere civile. Si prodiga nella costruzione delle dighe lungo e largo i fiumi, utilizzando materiali come ramoscelli e tronchi di alberi, che seziona con i suoi denti aguzzi e che poi trasporta fino al luogo della diga. Spesso usa anche fango e pietre. La costruzione delle dighe è funzionale ad ampliare lo spazio intorno alle tane del castoro, e ad aumentare la profondità dell’acqua. Il castoro spende la propria vita a questo lavoro, dato che oltre alla costruzione si occupa della manutenzione e della riparazione continua.