Il cinema e la letteratura hanno trattato l’argomento dell’apocalisse provocata dagli esseri umani più volte ma, esattamente, se i cambiamenti climatici ci portassero sull’orlo dell’estinzione, quali sarebbero le prime cose da fare assolutamente?
The Last of Us, 28 Giorni Dopo, The Day After Tomorrow. Dai videogiochi al cinema passando per le serie TV uno dei temi che ricorrono più spesso, perché sono in grado di creare quelle situazioni di fortissimo stress che, come diceva il grande Alfred Hitchcock, aiutano a mettere le persone normali in situazioni che niente hanno di normale e quindi a tirare fuori quello che c’è al loro interno.
Ed è forse per questo che zombie, alieni, cataclismi climatici e spaziali sono molto spesso utilizzati come sfondo per la grande commedia tragica dell’uomo. Eppure, a giudicare da quello che stiamo facendo al pianeta, l’idea che possa succedere qualcosa che ci riporti all’età della pietra o giù di lì non è così recondida come magari si potrebbe pensare. E la domanda, una domanda a cui per esempio i survivalisti hanno già risposto da tempo, diventa: come si sopravvive all’apocalisse, con o senza zombie?
Il genere umano si sta estinguendo e occorre in qualche modo sopravvivere. Anche senza mettere in mezzo gli zombie, trovarsi in una crisi globale in cui si sa che di lì a poco le risorse che si danno per scontate rischiano di scomparire basta per creare un buon substrato di ansia. Che cosa occorre fare per sopravvivere? La risposta viene dai bisogni primari. Per sopravvivere alle situazioni più estreme occorre infatti avere a disposizione cibo, acqua, energia, un mezzo di trasporto di qualche tipo e un riparo che sia a prova di attacco.
Perché, è di nuovo non occorre tirare in ballo gli zombie, non è difficile immaginare che se possiedi un luogo sicuro in cui ci sono delle scorte di cibo, qualche arma per difenderti e energia per continuare a vivere in maniera più o meno normale, diventi un bersaglio facile per chi manca anche solo di una di queste cose. Per questo motivo occorre, anche se tu fossi contrario, dotati di sistemi di difesa. Le armi da fuoco possono risultare interessanti e di certo sono letali ma tieni presente che potresti trovare difficoltà nel reperire munizioni. Armi come invece arco e frecce, o le balestre, hanno colpi che possono essere recuperati e riutilizzati e sono quindi da preferire.
Resistere ai cambiamenti climatici nella loro espressione più estrema e quindi affrontare l’apocalisse è una lotta di nervi e di preparazione. Un modo per evitare di soccombere è quello di organizzarsi in gruppi che possono sostenersi. Sistemi di produzione di energia elettrica alternativi a quelli tradizionali, quindi pale eoliche e pannelli solari sono da mettere in cima alla lista delle cose da comprare, trovare, rubare. Insieme a veicoli, mezzi e animali che possano aiutarti negli spostamenti. E non dimenticare, oltre al cibo e alle eventuali armi per difenderti che hai bisogno di medicinali e che quindi, in caso di apocalisse, una delle prime soste non è tanto al supermercato ma in tutte le farmacie che riesci a raggiungere, per poi fermarti nei vivai e fare scorta di tutti i semi e le piante commestibili.
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