A causa della siccità in alcune zone si ricorre a provvedimenti drastici: tra questi in un paese scatta il divieto all’uso delle docce in spiaggia.
Dopo un inverno dalle temperature miti, in alcune parti del mondo la primavera 2023 è entrata nel vivo all’insegna di un clima troppo caldo. In queste zone si è arrivati a parlare di estate precoce facendo scattare l’allarme, visto che siamo solo a maggio: ci si chiede come si farà quando l’estate arriverà davvero.
Tra i tanti provvedimenti volti a contenere l’allarme dettato dalle temperature in rialzo, dall’assenza di piogge e dalla conseguente siccità, arriva una misura che vede le docce delle spiagge restare chiuse nei prossimi mesi.
Siccità: un problema imperante
I governi di molti paesi stanno mettendo in campo iniziative volte a contrastare la situazione allarmante in cui temperature roventi e siccità la fanno da padrone. Le piogge sono, infatti, da mesi praticamente invisibili: un quadro che sta mettendo in serie difficoltà molti comparti, come quello agricolo, nonché in generale la collettività.
In particolare la situazione è allarmante in Spagna, soprattutto nel sud dove in città come Granada e Siviglia le temperature hanno raggiunto in queste settimane picchi record. Oltre alla Spagna, anche in Francia la siccità e le temperature roventi precoci preoccupano.
Tra le tante misure per contenere il quadro preoccupante c’è il cambiare gli orari delle scuole, per evitare di far uscire i cittadini agli orari più roventi, a cui si aggiunge un provvedimento molto rigido: le docce delle spiagge non potranno essere usate.
Siccità, i provvedimenti per invertire la rotta: vietate le docce spiaggia
In particolare nella zona dei Pireni orientali la siccità è alle stelle: il governo del posto ha annunciato lo stato di allerta e per contenere la crisi idrica le sta mettendo in campo tutte.
Tra le tante misure attuate ci sono il divieto di riempire le piscine nonché di aprire le docce delle spiagge. Tutto questo è volto a contenere i consumi idrici, evitando quelli che sono superflui e che non sono fondamentali per la sopravvivenza. Si devono d’altronde creare scorte per eventuali allarmi anti incendio nonché per garantire il quantitativo di acqua potabile necessario. Inoltre si cercano soluzioni per contrastare la siccità che sembra essere inarrestabile.