Quello che rende tanto affascinante il cavallo è il fatto di sentirlo come animale tanto vicino ma anche tanto lontano. Le caratteristiche che lo contraddistinguono.
Anche se il cane è il miglior amico dell’uomo, il rapporto che si crea con il cavallo è qualcosa di veramente unico per l’essere umano. Chi ha la passione per i cavalli, non solo li cavalca, ma a volte frequenta o si crea gli allevamenti. Nel tempo il cavallo è stato il principale mezzo di trasporto umano. Prima in sella, e poi trainando i carri. Questo meraviglioso animale ha tutta una serie di ruoli importanti nella vita dell’uomo. Da animale da compagnia a mammifero da competizione, a bestia da lavoro nei campi.
Ogni anno in Italia viene fatto il Palio di Siena, dove è ancora in corso la tradizione di benedire il cavallo in chiesa prima della corsa. L’addomesticamento del cavallo è un processo iniziato nell’antichità, che ha fatto immediatamente distinguere l’evoluzione del mammifero in cavallo selvatico e cavallo domestico.
L’evoluzione del cavallo, da un punto di vista biologico, è iniziata milioni di anni fa. Dagli scheletri emerge che all’inizio l’animale era di piccole dimensioni ed aveva più dita. Ad oggi le dimensioni sono decisamente aumentate ed è rimasto un dito solo. La femmina del cavallo si chiama giumenta. La gestazione è di 11 mesi, e nasce sempre un solo cucciolo, che dopo pochissimo riesce ad alzarsi in piedi. Possono capitare dei parti gemellari, ma sono rari perché pericolosi sia per la madre che per il cucciolo.
Una delle caratteristiche del cavallo è la folta criniera, che a differenza dei leoni, non è una prerogativa solo del maschio. Anche la femmina la possiede. Gli occhi sono considerati i più grandi di tutti i mammiferi. Il cavallo è animale esclusivamente erbivoro, che consuma ogni giorno un’incredibile quantità di cibo. Anche per questo è considerato un animale molto costoso da tenere in allevamento.
L’addomesticazione del cavallo è arrivata in tempi antichi, ma certamente più recenti rispetto ad altri animali. In Asia è un processo iniziato circa nel 5mila A.C., mentre in Europa è decisamente più recente, intorno al 1.500 A.C.. Alcune specie di cavalli sono state completamente addomesticate. Nonostante alcuni esemplari abbiano iniziato poi a vivere allo stato brado, e dunque inselvatichiti, non sono paragonabili alla vita ed alle abitudini degli animali selvatici.
Il cavallo, oltre ad essere utilizzato dall’uomo come animale da competizione, e la sua carne frequentemente usata per l’alimentazione umana, è anche un ottimo ‘terapeuta’. Difatti sono sempre più frequenti i centri di ippoterapia. Pare che per alcune patologie, la vicinanza con il cavallo sia molto utile ad una guarigione repentina. Gli stimoli che provengono dagli equini hanno un buon effetto sulle malattie psichiche e legate ad autismo o ritardi cognitivi.
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