Bisogna seguire delle procedure specifiche ed evitare degli errori quando si coltiva il cavolfiore: ecco alcuni consigli in merito.
Sono tantissimi gli appassionati di giardinaggio in Italia e in tutto il mondo. Poter avere un orto o un piccolo spazio verde per molti rappresenta un sogno così anche da poter avere sempre a disposizione verdure e ortaggi freschi.
Tra gli ortaggi più coltivati nel nostro Paese c’è sicuramente il cavolfiore, varietà del cavolo che fa parte delle crucifere o brassicacee. Quando si decide di coltivarlo, però, bisogna avere molta cura ed evitare di commettere degli errori che potrebbero comprometterne la crescita.
In una quantità innumerevoli di orti sono presenti i cavolfiori, una delle varietà del cavolo molto nota per le sue infiorescenze a forma di palla, fitte e dal colore che può essere bianco, viola o verde in base anche alle varietà.
Solitamente, quando si decide di coltivarlo bisogna seguire delle precise procedure in modo da avere un ottimo raccolto. Per quanto riguarda la semina, questa dovrebbe avvenire tra maggio e luglio e successivamente procedere, dopo circa due mesi, eseguire il trapianto delle piantine. Importanti l’irrigazione e la concimazione che devono essere effettuate con regolarità in modo da far crescere le piante in salute.
Il raccolto, a seconda delle varietà, può essere fatto nei mesi tra novembre e febbraio. Si tratta, dunque, di un ortaggio da consumare durante l’autunno e l’inverno.
Sono diversi gli errori che possono commettere quando si coltiva il cavolfiore. A darci qualche consiglio il canale Youtube Orto Da Coltivare. Il primo è quello di non prevenire l’arrivo di insetti, tra tutti la cavolaia maggiore. Si tratta di un lepidottero molto dannoso per le piante, soprattutto i cavoli di cui si ciba voracemente compromettendone la crescita. Agire, dunque, in maniera preventiva con i dovuti trattamenti anti parassiti diventa fondamentale per le nostre piante.
Un altro sbaglio quando si coltiva questa varietà è quella di lasciarla a lungo esposta alla luce del sole: la pianta in questione con troppo caldo, difatti, tende a bloccarsi ed aspettare le piogge per crescere. Il sole potrebbe anche danneggiare le foglie quando sono ancora piccole.
Anche l’acqua è molto importante. Innaffiando poco le piante si potrebbe compromettere il raccolto, questo non significa abbondare, ma agire con il giusto equilibrio.
Infine, bisogna rispettare le tempistiche per il raccolto: aspettare troppo, in attesa magari di vedere un frutto molto più grande, è un errore. Quando l’ortaggio comincia a cambiare colore si dovrà subito raccogliere perché si rischia di farlo marcire.
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