Un disastro ferroviario si consumò nel novembre del 1913 lungo la linea Roma-Napoli alla stazione di Ceccano (Frosinone): la dinamica ed il bilancio della tragedia.
Tra gli incidenti ferroviari più gravi mai avvenuti nel nostro Paese si annovera anche quello verificatosi lungo la linea Roma-Napoli stazione di Ceccano, comune della provincia di Frosinone, il 29 novembre del 1913.
Nel disastro rimasero coinvolti due treni: un direttissimo con diversi passeggeri a bordo ed un treno merci che sostava in quel momento su un binario di ricovero. L’impatto fra i due convogli provocò diversi morti e numerosi feriti.
Ceccano 1913, la dinamica del disastro ferroviario
Sono trascorsi quasi 110 anni dal drammatico incidente passato alla storia come il disastro della stazione di Ceccano. Erano circa le 19:15 del 29 novembre 1913 quando due treni entrarono in collisione all’interno dello scalo in provincia di Frosinone.
Secondo quanto ricostruito, a quell’ora arrivò a Ceccano il convoglio direttissimo numero 111, proveniente da Roma e diretto a Napoli, che procedeva a bassa velocità. Purtroppo, il convoglio, su cui viaggiavano centinaia di passeggeri, tra cui anche alcuni parlamentari, venne instradato in maniera sbagliata ed impattò contro un treno merci che si trovava fermo su un binario di ricovero. Lo scontro fu molto violento e molte delle carrozze del direttissimo si distrussero completamente.
I soccorsi e le responsabilità dell’incidente
Immediatamente, il personale della stazione, alcuni cittadini di Ceccano ed i carabinieri raggiunsero il luogo dello scontro e avviarono le operazioni di soccorso in attesa dell’arrivo dei sanitari che, comunque, non tardarono a giungere presso la stazione ferroviaria.
Si scavò a lungo tra le lamiere. Alla fine il bilancio fu di 9 persone decedute ed altre 24 rimaste ferite, molte di loro riportarono gravi lesioni e vennero trasportati in ospedale a Roma. Tra le vittime anche il macchinista ed il fuochista del treno merci in sosta ed il deviatore responsabile.
Fu proprio un errore di quest’ultimo, secondo quanto accertato dall’inchiesta avviata subito dopo dagli inquirenti, a causare il disastro. Il deviatore responsabile aveva per sbaglio instradato il treno proveniente da Roma verso il binario su cui si trovava il convoglio merci piuttosto che deviarlo verso quello previsto per il suo transito.