Celiachia: sono questi i segnali della malattia

I sintomi della celiachia possono essere in forma classica, atipica o potenziale. Quali sono le manifestazioni più comuni che devono far scattare il campanello d’allarme

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Celiachia (Foto Pixabay)

La celiachia è una malattia autoinfiammatoria. In sostanza, ed in parole semplici, come riporta l’Istituto superiore di sanità, è “un’enteropatia auto–infiammatoria permanente, con tratti di auto-immunità, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti”. Il glutine è la parte proteica del grano della segale e dell’orzo. Di conseguenza è presente in tutti gli alimenti in cui siano presenti queste materie prime. Le persone a cui viene diagnosticata la celiachia, si devono sottoporre ad una rigida dieta gluten free per tutta la durata della malattia, che può essere anche permanente.

Quindi si deve evitare pane, pasta, orzo, fette biscottate, biscotti etc. L’organismo impiega circa 6 mesi a disintossicarsi. La celiachia è una malattia che colpisce l’intestino, e nelle forme gravi danneggia i tessuti e provoca la scomparsa dei villi intestinali. Di conseguenza si possono verificare anche tumori all’intestino. Nei supermercati ormai è diffusa l’etichetta gluten free, che non indica solamente l’alimento privo di glutine, ma anche che nello stabilimento in cui è stato confezionato non si sono state contaminazioni con sostanze gluteiche.

Celiachia, i sintomi che fanno scattare l’allarme

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Celiachia (Foto Pixabay)

L’Istituto superiore di sanità elenca una serie di sintomi in conseguenza ai quali il paziente dovrebbe effettuare indagini per verificare la presenza o meno di celiachia. I sintomi si dividono in comuni, atipici e potenziali. I sintomi classici sono:

Forma classica:

  • diarrea gonfiore addominale, dolori addominali, perdita di peso, malassorbimento intestinale, rallentamento della crescita (nei bambini).

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I sintomi meno frequenti, di fronte ai quali è comunque suggerito rivolgersi ad un medico sono i seguenti:

Forma atipica:

  • stanchezza e affaticamento, che possono essere segni di anemia da carenza di ferro o di anemia da carenza di folati
  • perdita dei capelli (alopecia)
  • dimagramento senza altra causa
  • ulcere e lesioni ricorrenti nella bocca (aftosi orale ricorrente), perdita dello smalto dentario (ipoplasia)
  • dolori addominali ricorrenti
  • vomito
  • aumento del livello plasmatico delle transaminasi
  • disturbi del ciclo mestruale
  • ridotta statura
  • infertilità, poliabortività spontanea
  • disturbi della gravidanza
  • riduzione della massa ossea (osteopenia, osteoporosi)
  • formicolio e intorpidimento delle mani e dei piedi, mancanza di coordinazione muscolare (atassia).

La celiachia può essere presente anche senza sintomi, come forma silente:

  • assenza di sintomi, diagnosticata durante programmi di screening.

Oppure può verificarsi la forma potenziale, in cui la presenza viene rilevata da esami diagnostici:

  • caratterizzata da esami sierologici positivi (presenza di anticorpi anti transglutaminasi) ma con biopsia intestinale normale.

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Chi è celiaco deve prendere le dovute precauzioni per condurre una vita sana e seguire una dieta ferrea. La malattia potrebbe avere cause genetiche o di eccesso di glutine somministrato nella prima età. Tuttavia non ci sono ancora delle certezze sulle motivazioni della celiachia o indicazioni per prevenire lo sviluppo della malattia.

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