Il cellulare, e più precisamente lo smartphone, è oggi uno degli oggetti più irrinunciabili per gli individui. Che conseguenze può avere tenere il cellulare in tasca?
Stando ad alcune recenti statistiche, le persone nel mondo che possiedono uno smartphone si attestano su circa 6,64 miliardi. In percentuale si parla dell’83% della popolazione mondiale e, prendendo in considerazione anche i cellulari più semplici, la cifra sale a 7,26 miliardi, pari al 91%. Tali dati ci confermano come il telefonino sia ad oggi uno degli oggetti più usati e irrinunciabili per gli esseri umani.
Nei casi più estremi si parla addirittura di vere e proprie dipendenze da smartphone, che si sviluppano soprattutto in persone più giovani comportando problemi sociali e relazionali. Ma quali possono essere le conseguenze di un uso così assiduo del cellulare e di una vicinanza costante e ravvicinata con questi apparecchi elettronici sul corpo, oltre che sulla salute mentale?
Partiamo dal presupposto che gli smartphone emettono radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, vale a dire non sufficientemente potenti per influire sullo stato della materia che le circonda. Eppure i cellulari hanno un tasso di assorbimento specifico (SAR) che indica la percentuale di radiazioni elettromagnetiche assorbite dal corpo umano e che può aumentare in presenza di oggetti metallici.
Cosa significa tenere il cellulare in tasca per la fertilità?
In particolare uno studio pubblicato sul giornale dell’Europa Centrale dell’Urologia nel 2014 ha voluto indagare sugli effetti dello smartphone sulla fertilità, nello specifico quella dell’uomo. Dopo gli studi su come l’inquinamento influisca sulla fertilità è il turno dei cellulari. Per farlo sono stati analizzati i campioni di liquido seminale provenienti da 32 uomini sani, a cui era stato chiesto di evitare di portare il telefono nella tasca anteriore dei pantaloni per i due mesi precedenti allo studio. Molti uomini, in effetti, sono soliti riporre lo smartphone in tasca e anche molte donne hanno cominciato a prediligere questa destinazione alla più classica borsa.
Ebbene, tramite spermiogramma sono stati misurati i parametri seminali e il campione è stato poi suddiviso in due provette. La prima provetta (gruppo A) è stata posta in un incubatore per 5 ore, l’altra (gruppo B) in un altro incubatore per lo stesso lasso di tempo, insieme a un cellulare posto a 5 centimetri dal campione. Verso il cellulare sono poi state inoltrate telefonate e messaggi per simulare il normale funzionamento dello smartphone. Trascorse 5 ore gli scienziati hanno effettuato nuove analisi sul liquido seminale, comparando i dati raccolti dalle rilevazioni precedenti.
Conclusioni dello studio: lo smartphone influisce su motilità, vitalità e qualità genetica degli spermatozoi
I risultati hanno messo in evidenza una riduzione dell’8% della motilità e del 9% della vitalità degli spermatozoi provenienti dalla provetta esposta alle radiazioni del cellulare. Inoltre l’analisi della frammentarietà del DNA ha evidenziato percentuali dell’8,8% nel campione B e del 4,2% in quello A. Tale valore può influire sulla qualità genetica dell’embrione, con conseguenze quali aborti spontanei o insorgenza di malattie genetiche nel feto. Tali dati vanno ad aggiungersi a quelli relativi all’influenza delle microplastiche sulla fertilità dell’uomo.
Anche per l’apparato femminile l’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche dei cellulari può comportare una riduzione nella produzione estrogeni, danni al rivestimento dell’utero e dello sviluppo di cellule uovo. Ad oggi gli studi sulla fertilità sono ancora in corso, ma in molti casi si può affermare la certezza dell’influenza dei cellulari sulla nostra capacità riproduttiva.