L’edilizia è una delle attività che hanno l’impatto maggiore sull’ambiente ed è per questo che un nuovo cemento sostenibile che proviene in parte dallo spazio potrebbe risultare la soluzione ideale anche sulla Terra
Le tecniche costruttive che si utilizzano oggi nonostante l’utilizzo spesso di materiali che sembrano fantascientifici non si sono modificate poi molto dagli albori della civiltà. Quello che è cambiato è l’impatto ambientale che molto spesso proprio le costruzioni, a partire dalla realizzazione degli elementi costruttivi, hanno ed è su questo elemento che occorre riflettere.
Un gruppo di scienziati dell’università di Manchester ha forse trovato una soluzione che può andar bene sia nello spazio sia sul pianeta Terra e che è costituito in buona parte da elementi biodegradabili. Si tratta quindi di una soluzione con un cemento che può essere tranquillamente definito sostenibile e che insieme alla sostenibilità potrebbe essere l’ultimo tassello che manca per la creazione di colonie sulla superficie del pianeta rosso.
Riuscire a colonizzare Marte, utilizzando poi il pianeta rosso come trampolino di lancio verso lo spazio profondo, è uno dei sogni delle agenzie spaziali terrestri. Ma, tra le molte questioni ancora aperte, la colonizzazione di Marte deve affrontare anche il problema relativo alla sopravvivenza degli astronauti che dovranno soggiornare sulla superficie, o sotto di essa, in pianta stabile. Il che significa che occorre in qualche modo mettere quegli stessi astronauti nelle condizioni di costruire strutture resistenti alle condizioni estreme del pianeta rosso.
A tal proposito risulta molto promettente quello che un gruppo di studiosi dell’università di Manchester è riuscito a creare a partire dal terreno marziano unendo quantità diverse di amido di patata e sale. Con un procedimento di mescola elementare da questi tre componenti, con l’aggiunta di una quantità minima di acqua, è nato il cemento sostenibile StarCrete. Quello che è particolarmente interessante è proprio non tanto l’utilizzo del terreno marziano quanto le potenzialità dell’amido come legante.
L’esperimento condotto dagli scienziati dell’università di Manchester Aled Roberts e Nigel Scrutton ha dell’incredibile. Sottoposto a un test di resistenza, il cemento sostenibile StarCrete è risultato capace di produrre 72 megaPascal di forza contro i 32 del cemento tradizionale e a quanto pare, mescolando non una simulazione di terriccio marziano ma terreno lunare, si ottengono addirittura 91 megaPascal di forza. Altro elemento affascinante è che dai calcoli degli scienziati è emerso che basterebbe un sacco da 25 kg di amido di patata disidratato per produrre circa 200 blocchi da costruzione ovvero quasi mezza tonnellata di cemento sostenibile StarCrete.
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