Riguardo alle centrali nucleari la maggior parte degli Italiani non è d’accordo. A mettere in evidenza tutto ciò è stata una ricerca portata avanti recentemente da parte della Doxa, che ha avuto l’obiettivo di esaminare il pensiero dei nostri connazionali riguardo ad una questione in cui si è parlato molto in questi ultimi tempi: il pericolo nucleare. Da questo punto di vista il terremoto in Giappone e la conseguente tragedia nucleare hanno rappresentato un momento che ha dato l’occasione di riflettere sulla questione dello sfruttamento dell’energia nucleare.
Sul nucleare in Italia sono emerse le ragioni dei pro e dei contro. In ogni caso il problema è stato ampiamente dibattuto e subito dopo il terremoto in Giappone lo stesso ministro dell’ambiente Prestigiacomo ha dichiarato che il nucleare in Italia rappresenta una questione da analizzare. Quanto effettivamente gli Italiani sono stati condizionati dal disastro avvenuto in Giappone? Secondo i dati che il sondaggio ha portato alla conoscenza di tutti, gli Italiani erano contrari al nucleare già da prima che avvenissero le scosse sismiche in Giappone.
Nello specifico gli Italiani contrari agli impianti nucleari nel nostro Paese costituiscono il 71%, percentuale che è aumentata dopo il terremoto in Giappone, raggiungendo il 75%. Di certo si può dire che l’esplosione alla centrale nucleare seguita al terremoto in Giappone ha avuto un certo peso nel condizionare l’opinione dei nostri connazionali, ma non si potrebbe dire che sia stata determinante.
A tutto questo si aggiunge un altro elemento che è emerso dall’inchiesta e che interessa il 51% degli intervistati, i quali si sono dichiarati preoccupati sulla sicurezza delle centrali nucleari in funzione, nello specifico per ciò che concerne quegli impianti nucleari più vicini al nostro Paese.