La cera d’api è uno dei principali prodotti dell’alveare. Le api sono infatti in grado di dar vita a diversi prodotti, sfruttati dall’uomo fin dall’antichità: il miele, la propoli, la pappa reale e, appunto, la cera d’api. Proprietà ed utilizzi di questa cera naturale sono numerosi e sorprendenti, tuttavia negli ultimi anni l’uso della cera è diminuito molto. La cera d’api infatti, per alcune applicazioni, si può sostituire con prodotti sintetici che hanno un costo minore. Inoltre le api stesse sono in grave pericolo, al punto che è stata istituita la Giornata Mondiale delle Api, allo scopo di sensibilizzare la popolazione sulla loro importanza. La cera d’api viene comunque ancora prodotta ed utilizzata per diversi scopi.
La cera d’api è una cera completamente naturale che viene prodotta dalle api tramite la trasformazione chimica del nettare. In particolare, le api secernono la cera tramite le proprie ghiandole ceripare addominali. In natura le api utilizzano la cera per costruire il favo, la struttura interna dell’alveare. Una volta secreta la cera, le api la staccano dalle ghiandole con le pinze delle zampe posteriori e la lavorano con le mandibole per renderla pronta all’uso.
L’esatta composizione della cera d’api è stata individuata in tempi relativamente recenti, ma il suo utilizzo risale addirittura agli antichi egizi. Questi erano soliti utilizzarla per la mummificazione e per il rivestimento delle navi. Anche i romani usavano la cera d’api per proteggere i dipinti da acqua e umidità. Al giorno d’oggi spesso si preferisce rimpiazzare la cera d’api con cere sintetiche. Infatti gli apicoltori preferiscono puntare sul miele, anziché ricavare la cera dai favi. Tuttavia alcune delle proprietà della cera d’api non possono essere replicate dagli equivalenti sintetici.
Le api sfruttano la cera d’api per costruire il favo. Il favo è una struttura geometrica costituita da migliaia di piccole celle. Le celle sono piccoli contenitori esagonali e le api le costruiscono con estrema precisione. All’interno delle cellette del favo, le api depositano miele e polline ed allevano le larve. La produzione della cera d’api è una delle motivazioni, seppur non la principale, per cui le api sono importanti per l’ecosistema.
Gli apicoltori raccolgono il favo d’api per ricavarne la cera oppure il miele. L’estrazione della cera d’api può essere fatta seguendo tre diverse strategie: a bagnomaria o in acqua bollente; per fusione, grazie all’utilizzo di sceratrici ad energia solare oppure usando presse a vapore. In generale, da ogni favo si riescono a ricavare tra gli 80 ed i 110 grammi di cera d’api. Oggi, tuttavia, molti apicoltori non producono cera d’api. Questo deriva dall’utilizzo nell’allevamento di favi artificiali di cera stampata. Questi, una volta estratto il miele, vengono riutilizzati rendendo impraticabile, o comunque estremamente limitata, la produzione di cera d’api.
Grazie alla sua composizione molto particolare, seppur variabile a seconda della provenienza, la cera d’api possiede interessanti proprietà. In particolare la cera d’api possiede:
Inoltre, nell’antichità, si pensava che la cera d’api avesse proprietà cicatrizzanti. Gli antichi, infatti, la applicavano allo stato fuso sulle ferite, allo scopo di semplificarne la guarigione. In realtà, molto probabilmente, la cera d’api potrebbe effettivamente aiutare la guarigione delle ferite, ma non grazie a particolari proprietà cicatrizzanti. L’efficacia della cera d’api in questo campo derivava probabilmente dalla sua capacità di creare uno strato protettivo in grado di proteggere la ferita dall’ambiente esterno e dalle infezioni.
Grazie alle sue numerose e differenti proprietà, gli utilizzi della cera d’api sono molteplici e spaziano in diversi campi. L’applicazione più comune è certamente la fabbricazione di candele. Le candele in cera d’api sono infatti completamente naturali ed emanano un aroma estremamente piacevole.
Un altro campo in cui la cera d’api trova applicazione è quello alimentare. Essendo commestibile e praticamente priva di controindicazioni, la cera d’api viene usata per rivestire i formaggi oppure come additivo alimentare lucidante. Le mele perfettamente lucenti che troviamo al supermercato rappresentano un esempio perfetto dell’uso della cera d’api.
Grazie alle suddette proprietà terapeutiche, possiamo trovare la cera d’api all’interno di rimedi naturali per asma, bronchite, raffreddore, sinusite ed infiammazione alle gengive.
Altri comuni utilizzi della cera d’api sono: la lucidatura di mobili e scarpe, la produzione di cera per baffi e la realizzazione di saponi artigianali.
L’ultimo campo di utilizzo, tra i più importanti, della cera d’api è quello dei cosmetici, che analizzeremo meglio nel prossimo paragrafo.
L’uso della cera d’api nel campo dei cosmetici è giustificato dalle sue grandi proprietà benefiche per il corpo umano. In particolare, le sue proprietà idrorepellenti le permettono di formare uno strato protettivo sulla pelle. In questo modo la cera d’api è in grado di impedire l’eccessiva perdita di acqua della cute. Queste proprietà vengono sfruttate in particolare nella produzione di creme a base di cera d’api. Ad esempio su Amazon possiamo trovare la Fysio Crema di Cera d’Api, una crema idratante per tutto il corpo adatta soprattutto alle pelli secche, oppure la Crema Viso Bio Naturale Cera d’Api, appositamente studiata per ridurre le rughe e rallentare l’invecchiamento della pelle.
Sfruttando invece le proprietà emollienti e la capacità di creare emulsioni molto stabili, possiamo creare ottimi stick per labbra, unguenti ed emulsioni. Un esempio di questa applicazione è Beemine Balsamo Labbra, un prodotto ideale per garantire l’idratazione delle labbra e che possiede anche proprietà anti-infiammatorie, anti-ossidanti ed antisettiche.
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Vista la grande varietà di utilizzi, la cera d’api si può trovare in diverse categorie di negozi. Possiamo infatti acquistarla in farmacia, in erboristeria ma anche nei ferramenta o nei supermercati più forniti. Naturalmente è possibile comprare la cera d’api comodamente anche online.
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