Una scoperta che riguarda la preistoria ed i nostri antichissimi predecessori è avvenuta di recente. Gli esseri umani hanno rischiato di estinguersi.
Gli esseri umani non esistono da sempre sul pianeta. Prima della nostra specie ci sono stati diversi altri esseri e tante altre epoche. Ad esempio 155 milioni di anni fa all’incirca, la Terra era popolata da insetti giganti. Da libellule grandi quanto aquile, scorpioni grossi come cani di grande taglia e millepiedi che raggiungevano una estensione di tre metri. Poi sono arrivati i dinosauri, che per diversi altri milioni di anni hanno dominato il mondo.
E poi si sono affermati i mammiferi ed altre specie animali, come le varie che vanno ad irrobustire il novero dei volatili e dei pesci. Gli esseri umani hanno fatto la loro comparsa relativamente di recente, prendendo in considerazione quelli che sono i tempi della scala geologica sin da quando la Terra esiste (circa quattro miliardi e mezzo di anni).
Tutte queste cose ce le hanno dette i reperti che abbiamo trovato dopo averli tirati fuori da metri e metri di terreno e di sedimenti. I nostri antenati nella preistoria si sono sviluppati a partire dai primi ominidi, gli australopitechi, un misto di scimmie ed uomo, presenti all’incirca 4 milioni di anni fa. Poi c’è stato l’Homo Habilis, a partire da due milioni e mezzo di anni fa, fino a passare per le varie specie. Abbiamo poi l’Homo Antecessor 800mila anni fa) e da lì in poi finalmente l’Homo Sapiens Sapiens, che ha fatto la propria apparizione 200mila anni fa.
Ma la popolazione umana prima di allora era molto rada. Eravamo pochissimi e probabilmente ci siamo trovati anche vicini all’estinzione, tra i pericoli della natura rappresentati dai grossi predatori e le glaciazioni. Senza dimenticare poi come fosse difficile trovare del cibo e proteggersi dalle intemperie ed anche dalle malattie. Era di sicuro più facile morire che vivere, o sopravvivere.
Gli studiosi sono dell’idea che gli esseri umani saranno stati al massimo sulle 1300 unità per un vasto periodo della preistoria, ampio almeno centomila anni. C’è proprio uno studio apposito, svolto attraverso l’analisi di dieci etnie africane e di altra 40 degli altri continenti che ha potuto portare con relativa certezza a stabilire che, poco meno di un milione di anni fa (quindi ben prima che l’Homo Sapiens Sapiens si affermasse) debba avere avuto luogo un evento di proporzioni planetarie disastroso, tale per l’appunto da sterminare quasi il 99% della popolazione umana di allora.
E questa cosa ha poi delle ripercussioni sullo svilupparsi delle diversità di tipo genetico. Si punta il dito su un cambiamento climatico avvenuto a quei tempi, con l’abbassamento brusco delle temperature. E poi c’è dell’altro che porta a pensare a questa teoria rafforzata dallo studio. Ovvero la mancanza di reperti che risalgono proprio a quel periodo.
Non ci sono fossili umani, manufatti ed altri strumenti tipici delle altre epoche proprio perché in pratica l’uomo quasi non c’era più. In più, verso gli 800mila anni fa, si ebbe la comparsa del cromosoma 2 derivato dalla fusione di altri due cromosomi. Evento che viene ricondotto al cambiamento del genoma umano come conseguenza della quasi estinzione degli umani ai tempi. Il cambiamento climatico è un problema attuale ancora oggi, ma in situazioni, conseguenze e scenari del tutto diversi.
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