Si cercano 562 specie perdute prima che sia davvero troppo tardi

Molti, troppi gli animali estinti o presenti sulla Lista rossa, ovvero in via d’estinzione. Se ne sente spesso parlare, ma ad oggi nonostante i molti sforzi di associazioni, organizzazioni o enti la situazione non riesce a migliorare. Per estinzione si intende il fenomeno naturale per il quale una specie animale, viene sostituita da delle nuove passando per un lento cambiamento. Purtroppo però ad incidere su questo, non solo la natura ma anche la mancanza di habitat causata dall’intervento dell’essere umano, e il bracconaggio.

C’è una lista delle specie perdute che include sia quelle che sono state dichiarate ufficialmente estinte, sia quelle che risultano scomparse da anni. Un recente studio, tenta per la prima volta, di stilare un elenco di tutti gli animali dei quali non si hanno avvistamenti da più di 50 anni. Tutto questo per tentare, se possibile, di salvarli.

Sono 562 specie quelle scomparse da anni, oggi si cercano per poterle salvare

Il Messico è uno dei luoghi dove si trova il maggior numero specie perdute (Foto Adobe)
Il Messico è uno dei luoghi dove si trova il maggior numero specie perdute (Foto Adobe)

Il numero delle specie animali estinte, purtroppo, nei prossimi anni sarà destinato ad aumentare a causa della crisi climatica e del continuo intervento dell’uomo sui loro habitat. Per cercare di cambiare le cose, uno studio internazionale, che è stato riportato su Animal Conservation, tenterà per la prima volta di elencare tutte le specie che risultano scomparse sulla Terra, ma non dichiarate ancora ufficialmente estinte.

Infatti per poter dichiarare una specie estinta, si aspetta la certezza che non ci siano più esemplari di quella determinata specie in tutto il mondo. Gli animali cercati sono quelli dei quali non si hanno più notizie, così da tentare nel caso in cui siano ritrovati, di poter studiare una strategia per poter preservare il loro habitat e il proseguimento della specie.

Lo studio si basa sulla Lista Rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura, IUCN, che riporta ben 562 esemplari “perduti”. Non ci sono certezze che l’ultimo esemplare in vita sia deceduto ma non ci sono neanche più avvistamenti da oltre 50 anni. Inoltre solo 75 sono presunti estinti, degli altri si sono solo perse le tracce.

Di questi 562, 28 sono uccelli, 130 mammiferi, 257 rettili e 137 sono anfibi. I Paesi dove ce ne era una maggiore concentrazione sono zone dove c’è una biodiversità molto elevata come Brasile, Indonesia e Messico.

Lo scopo, come già detto, anche a fronte del rischio che nei prossimi anni in questi Paesi si possano verificare un gran numero di estinzioni, è quello di provare ad individuarle così da poter permettere la loro salvaguardia. Un compito non facile ma che si tenterà in tutti i modi di portare a termine.

 

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