Il SuperBonus al 110% e la questione è legata ai crediti bloccati ha tenuto banco per mesi ma sembra arrivato il momento di un passo in avanti sia da parte del Governo sia da parte, di riflesso, di Poste e banche
Il SuperBonus al 110%,, e lo ha riconosciuto anche il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, è stata una misura che in un momento storico molto particolare ha permesso un rilancio dell’economia. E anche se il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni ritiene che la misura sia stata comunque un problema per le casse dello Stato, i debiti saranno onorati.
Perché c’era ferma la questione legata proprio ai crediti bloccati. E dalla stessa risposta che il ministro Giorgetti ha dato al senatore Manca durante la seduta del Senato di qualche giorno fa che si è svolta con la formula del question time, arrivano anche informazioni per quelle che riguardano le scadenze, che variano in base ad uno specifico dettaglio delle costruzioni oggetto dei lavori di riqualificazione.
Il grande problema legato al SuperBonus è stato quello di far fronte ai crediti che si sono generati ma che a un certo punto ci sono come incagliati, questa la parola usata anche dal minsitro, perché non potevano più essere riscossi da chi ne aveva diritto. Alcune entità regionali avevano quindi deciso di fare da sole, acquistando i crediti e mettendo così nelle condizioni soprattutto le ditte costruttrici di poter ricevere quanto gli spettava. Ma il governo guidato da Giorgia Meloni ha una sua visione proprio per quello che riguarda questo SuperBonus, ritenuto comunque scritto non in maniera corretta e pericoloso per le casse nazionali. E per questo, per esempio, che è stato modificato e che quindi le nuove richieste non saranno più coperte interamente dallo Stato ma prevederanno una parte di spesa non rimborsata. il bonus infatti è passato alla dicitura bonus 90%.
Ma rimaneva ancora la questione legata ai crediti. Una questione che proprio dalle parole del ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti sembra aver trovato una sua soluzione. Il ministro ha spiegato che il governo è attivamente alla ricerca di una soluzione, per questo e altri problemi e che per i crediti si è creata una “disciplina transitoria“. E lo stesso ministro ha parlato anche di alcune cifre che sarebbero al momento allo studio proprio per finanziare questo genere di misure.
Oltre alle informazioni emerse durante il question time la risposta del ministro dell’economia e della finanza Giorgetti c’è da tenere presente quelle che sono le date indicate dal governo per usufruire del bonus al 110%, con e senza sanzione. C’è infatti la possibilità di avere lo sconto fino a novembre ma questa comunicazione in ritardo rispetto alla data fissata del 31 marzo per la cessione del credito si conformerà in dichiarazione dei redditi in una sanzione pari a 250 euro. E poi da sottolineare come per le abitazioni unifamiliari e le abitazioni indipendenti la proroga non sarà al 30 novembre ma al 30 giugno.
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