Se ci si imbatte in un cetriolo di mare, meglio non toccarlo o peggio accarezzarlo. Potrebbe espellere delle sostanze tossiche per l’uomo
Il nome comune delle oloturie è cetriolo di mare. In questo modo è più facile da ricordare. Il nome proviene dalla forma di questi animali acquatici, che ricorda proprio quella dell’ortaggio. È una specie presente in tutte le profondità marine del mondo, ed è caratterizzato da una forma cilindrica allungata con bocca ed ano poste alle due estremità del corpo. Ha un piccolo scheletro, che lo rende molto flessibile. La specie è attaccata da un alto numero di predatori, per cui cercano strategie difensive.
Tra cui la mimesi. Se essa non funzionasse, ce ne sono altre. Che coinvolgono anche la loro estrema capacità rigenerativa. I cetrioli di mare possono espellere organi quali intestino e polmoni, per confondere i predatori, per poi rigenerarli in poco tempo. Questo tipo di difesa è innocuo, ma ci sono altri mezzi per allontanare le minacce.
Le sostanze tossiche del cetriolo di mare
Inoltre, il cetriolo di mare è in grado di espellere dalla cloaca dei filamenti appiccicosi, che talvolta sono tossici, non solo nell’ingerimento, ma anche al contatto. Anche per l’essere umano. Questi filamenti servono anche a cibarsi. Essi invischiano la vittima, che poi viene facilmente ingerita dal cetriolo di mare. I composti chimici dei loro filamenti si trovano comunemente nelle piante, ma non si può dire lo stesso degli animali. Per questo i filamenti sono stati studiati da numerosi biologi ed esperti del settore.
La proprietà dei filamenti
I filamenti del cetriolo di mare, anche se contengono delle tossine, hanno grandi proprietà benefiche. Sono ottimi antiossidanti, che di conseguenza vengono anche utilizzati dalle industrie cosmetiche. Queste tossine si legano al colesterolo. Dunque per l’incolumità del cetriolo di mare stesso, ha sviluppato un alternativa al colesterolo presente nel corpo. Dunque la difesa non è solo nei confronti dei predatori, ma anche delle sostanze espulse dal proprio corpo. In ogni caso, i filamenti utilizzati per le loro proprietà benefiche vengono prima trattati dalle industrie nettandoli delle tossine. Dunque se si incontra un cetriolo di mare sulla sabbia, o sul fondo del mare, è bene non toccarlo. Potrebbe essere nocivo per la salute.